Sul palco con l’Orchestra Sinfonica due maestri di fama internazionale: Cem Mansur (direttore d’Orchestra) e Filippo Faes (pianoforte). In sala, prima del concerto, anche la breve presentazione di “Scambi Festival” 2022, dell’associazione Oltre, alla quale sarà possibile devolvere metà del valore del biglietto acquistato per la serata.
Prossimo appuntamento con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo sabato 7 maggio, alle ore 21.00 presso il Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, per il concerto “Il destino e il viandante”.
Con l’Orchestra, diretta dal M° Cem Mansur, suonerà il pianista Filippo Faes, affermato e originale specialista di Schubert, che si è esibito in importanti sale quali la Kölner Philharmonie e la Musikhalle Hamburg, registrando sempre il tutto esaurito. Eguali successi sono stati registrati alla Berlin Philharmonic, al Gasteig di Monaco, al Concertgebouw di Amsterdam, al Mishkenot Center a Gerusalemme, alla Stravinsky Hall di Montreux, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles e al Palais de la Musique di Strasburgo.
Il programma prevede la prima assoluta di “Zephir” di Elvira Muratore, giovane compositrice con una avviata carriera internazionale, recentemente invitata dall’Università Hacettepe di Ankara, l’Università più importante della Turchia, a tenere una masterclass di composizione dedicata alla sua musica ed a quella di altri tre compositori italiani.
A seguire Fantasia in do maggiore “Wanderer-Fantasie” S 366 (trascrizione per pianoforte e orchestra della Wanderer-fantasie, op. 15 di Franz Schubert) di Franz Liszt, compositore, pianista e organista ungherese del periodo romantico considerato uno dei più grandi virtuosi del pianoforte di tutti i tempi.
La trascrizione della fantasia del “Wanderer” (il viandante) di Franz Schubert ad opera di Franz Liszt è una pagina travolgente in cui si sommano i talenti di due geniali musicisti. Schubert compose la Fantasia per pianoforte, uno dei suoi brani più virtuosistici, nel 1822. Un brano difficile anche per lo stesso Schubert che infatti non riuscì ad eseguirlo. Liszt, ammirava la musica di Schubert, la suonava e la trascriveva. La trascrizione risale al 1850 circa e rispetta le intenzioni di Schubert.
A chiudere la serata la Sinfonia n 5 in do min op 67 di Ludwig van Beethoven, una delle pagine più sbalorditive della storia della musica. Come spesso accade per le creazioni artistiche di questa portata, non mancano gli aneddoti, specialmente intorno all’ispirazione del musicista. “Il destino che bussa alla porta”, avrebbe detto Beethoven a proposito del notissimo “incipit”, ma si narra anche che i soldati di Napoleone che occupavano Vienna e che ascoltarono la Sinfonia, all’inizio del Finale fossero scattati sull’attenti esclamando: “C’est l’empereur! Vive l’empereur!”, avvertendo il carattere per certi versi militaresco delle battute iniziali. Al di là delle ricostruzioni più o meno attendibili, è innegabile che la Quinta Sinfonia stupì gli ascoltatori dell’epoca, che pure erano già stati “sconvolti” dalla Sinfonia n. 3, “Eroica”.
La serata è inserita nel progetto “Armonie con la Sinfonica” a sostegno delle associazioni, enti e realtà del territorio impegnate nel sociale. Prima del concerto sarà proiettato un video di pochi minuti con la presentazione di “Scambi Festival” 2022, alla quale sarà possibile devolvere metà del valore del biglietto acquistato per la serata.
“Scambi” è il festival dei laboratori “paneuretici”, nato dalla necessità di un gruppo di under 35 di sconfiggere l’intolleranza verso il diverso: “Per mostrare quanto il dialogo e l’interazione siano la migliore cura di questo morbo che non conosce limiti, abbiamo scelto come tema dell’edizione 2021 l’incontro. La seconda edizione del Festival si svolgerà dal 25 al 28 agosto 2022 nel centro storico di Sanremo, La Pigna, e il tema sarà quello degli ‘squilibri’”.
I sanremesi Anna Mastrantuono (presidente dell’associazione) e Tommi Marmo (vicepresidente), spiegano: “Per descrivere i nostri laboratori abbiamo identificato un neologismo: paneuretico. Definiamo così ciò che spinge a scoprire cose nuove, a rivolgersi ai più diversi ambiti, in modi originali. Questa ricerca, però, non è priva di un indirizzo, ciò che è paneuretico segue infatti una certa etica: ci sono valori da costruire e condividere con le altre persone”.