“Questo museo essenzialmente nacque quando venne Linea Verde a Pigna nel gennaio del 1995”. Inizia così il racconto del sindaco del paese Roberto Trutalli che a Riviera Time ha ripercorso storia e peculiarità del Museo di Cultura Contadina e Pignasca.
Un luogo unico che racconta usi, costumi e tradizioni di un territorio e dei suoi abitanti facendo bella mostra di sé nel cuore del borgo.
“Scoprì insieme ad altri tre l’esistenza di questi locali di proprietà comunale e da lì iniziammo a ragionare sul tipo di museo – ricorda il primo cittadino. Da subito prendemmo il filone del grano a Pigna e facemmo la prima sala grazie all’aiuto di un’artista statunitense. Poi la musica con la banda di Pigna che andava in tournée in val Roja, Tenda e non solo”.
Tantissimi i documenti storici e i pezzi unici che regalano testimonianze sulla vita pignasca e su ciò che nel tempo la ha contraddistinta. Parte importante è riservata all’allevamento di pecore e capre, ma anche al bosco e alle sue potenzialità e all’arrivo del famoso fagiolo bianco. Il tutto è documentato da strumenti del mestiere e da foto d’epoca che riprendono gli abitanti di Pigna intenti a lavorare nei più disparati mestieri.
“Un passo dopo l’altro si è ricostruito un percorso storico e di memoria che trova qui la sua testimonianza ancora viva – conclude Trutalli”.