Il consigliere comunale di Bordighera, Giuseppe Trucchi interviene con una nota stampa sull’ospedale Saint Charles.
“Con aprile si apre il mese decisivo per arrivare finalmente, dopo una lunghissima attesa, alla firma del tanto sospirato contratto tra Regione Liguria/ASL1 Imperiese e la Società Privata aggiudicataria del bando di privatizzazione dell’Ospedale S. Charles di Bordighera risalente all’anno 2018. Dopo alterne vicende e ripetute audizioni presso le competenti sedi regionali recentemente il presidente della Regione Giovanni Toti ha assicurato la convocazione di un tavolo tecnico da svolgere nel mese di aprile a Genova in modo da giungere in tale sede alla firma del contratto e quindi al perfezionamento della pratica con successivo celere avvio della gestione privata.
Ho quindi presentato una interpellanza al sindaco di Bordighera in previsione dell’imminente Consiglio Comunale previsto per il giorno 5 del corrente mese allo scopo di sapere quale sia precisamente la data fissata per il tavolo tecnico o in assenza di tale data per conoscere quali siano le intenzioni della nostra amministrazione comunale per esigere finalmente risposte conclusive.
Occorre che sia messo bene in chiaro che ulteriori ritardi nella definizione positiva o negativa dell’inizio della gestione privata possono avere ricadute pesanti nella valorizzazione sanitaria di un territorio come quello intemelio che raccoglie circa sessantamila cittadini e che da sempre soffre di una posizione periferica non solo in senso geografico. Non è più possibile vedere il nostro ospedale perdere competenze e personale ed è urgente attivare un programma.
Se per motivi vari si dovesse purtroppo appurare che il contratto non viene perfezionato occorre rivedere la programmazione e procedere a sfruttare costruttivamente tutte le risorse che all’interno del Distretto Ventimiglia Bordighera solo il S. Charles può offrire immediatamente sia per un centro di Primo Soccorso sia per strutture ospedaliere di eccellenza sia per strutture territoriali come una Casa della Salute o un Ospedale di Comunità. Veramente appare motivo di preoccupazione pensare che non venga valorizzata una area come il S. Charles che non avrebbe niente da invidiare come localizzazione, accesso e superficie alle altre aree sanitarie della nostra provincia”.