Con oggi l’Italia è ufficialmente fuori dallo stato di emergenza sanitaria. Due anni difficili, forse i più complicati della storia recente, sui quali abbiamo cercato di fare un bilancio con il direttore del distretto sanitario imperiese Carlo Amoretti.
“Mi pare comunque straordinario ciò che è stato fatto – esordisce il dottore. Abbiamo avuto una pandemia mondiale e in due anni ne stiamo uscendo grazie a nuovi stili di vita che abbiamo dovuto intraprendere e al vaccino che è stato prodotto in tempi davvero rapidi.
Il virus comunque continuerà a essere tra noi, ma le caratteristiche dell’ospite umano sono completamente cambiate con il vaccino – prosegue. Dobbiamo continuare a tenere il livello di vaccinazione e a promuovere la terza dose perché molti, ancora, non l’hanno fatta”.
Il palasalute di via Lorenzo Acquarone rimarrà dunque attivo per chi desiderasse vaccinarsi ogni lunedì e giovedì dalle 14 alle 19 e per la fascia 5-11 anni, viste le scarse prenotazioni, ci sarà un unico giorno di prime dosi il 14 aprile. Nel complesso nell’imperiese, esclusi gli ultimi citati, i vaccinati superano l’80%.
E a proposito di vaccini si può parlare di flop Novavax?
“Il termine flop non è forse proprio adeguato, ma sicuramente non ha avuto molte adesioni – risponde Amoretti. In ogni caso la valutazione dei cittadini su un vaccino piuttosto che un altro non è mai stata compresa da noi sanitari. Tutti i vaccini sono infatti stati testati e approvati come efficaci, dunque non ci aspettavamo grande adesione da chi non era già favorevole alla vaccinazione in genere”.