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La salvezza di Riviera Trasporti sembra dover passare, inevitabilmente, dalla vendita del suo deposito di Sanremo, in zona San Martino nei pressi dello stadio comunale. Palazzo Bellevue ha di fatto autorizzato il cambio della destinazione d’uso di quei 3500 mq tra l’Aurelia e la ciclabile, sollevando l’interesse di gruppi imprenditoriali che operano nel settore della grande distribuzione alimentare.

Ci vorrà del tempo ma il destino di quel deposito sembra segnato: un grande centro commerciale alle porte di levante di Sanremo, in grado di intercettare clientela locale, dalla frazione di Poggio a tutto il quartiere di San Martino, ma anche di passaggio come di fatto capita con il Carrefour di Bussana. Inevitabili le proteste dei negozianti della zona che vedono le loro attività, spesso decennali, a forte rischio di concorrenza insostenibile.

Un rischio reale che non viene sottovalutato neppure dalla locale Confcommercio: “È un problema enorme – dice Andrea Di Baldassare presidente cittadino – bisogna ragionare sul fatto che stiamo vivendo tutti un periodo decisamente critico, con una pandemia ancora attiva e con una guerra in corso che preoccupa l’economia, e ci troviamo di nuovo ad affrontare una problematica già discussa quattro o cinque anni fa con i commercianti di San Martino sullo stesso argomento”.

“Le vie delle città oggi restano illuminate e vive grazie ai negozi. San Martino non fa eccezioni e in più è la porta di ingresso di una città come Sanremo. Con questa operazione si rischia di trovare un quartiere spento e con commercianti che non riescono ad andare avanti, un grosso problema che la politica deve risolvere”.

“E’ vero che un nuovo centro commerciale offrirebbe assunzioni – dice – ma non bisogna dimenticare gli effetti collaterali. Qui da noi ci sono ancora le imprese famigliari che mandano avanti le ‘botteghe’ che piacciono tanto ai turisti e che creano un legame con i residenti. Un’eventualità del genere creerebbe un vero disastro economico per le attività del posto”.

“La vendita salverebbe la Riviera Trasporti? Forse sì ma la salvezza della RT non riguarda le associazioni di categoria e non si può mercificare a danno di altre aziende. Vendere e creare un centro commerciale è la soluzione più semplice ma la politica deve anche immaginare gli effetti collaterali che ciò comporterà”.

Con Di Baldassare anche Flavio Di Malta (presidente circolo Acli San Martino): “Ho fatto parte di una rappresentanza di associazioni del quartiere che è stata ricevuta dal sindaco di Sanremo – dice – il quale ci ha spiegato che si tratta di una scelta vincolata e con pochi margini, ha anticipato che saranno previsti ristori per il quartiere, senza però entrare nello specifico, e che comunque porterà avanti quella posizione. Noi abbiamo anche evidenziato che quello spazio tra l’Aurelia e il mare andrebbe rivalutato, magari per creare una scuola di livello o un teatro. Il problema non è il cambio di destinazione ma è il tipo di destinazione che temiamo possa causare l’impoverimento e il degrado di una zona che invece è tranquilla grazie anche alle associazioni presenti. Se si spengono le luci, se si spopola un tessuto economico si va incontro a dei rischi con conseguenze solo in parte immaginabili”.