Regione Liguria ha avviato il processo di formazione del Piano Regionale Integrato delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti (PRIIMT) con l’obiettivo di delineare gli scenari strategici di sviluppo delle infrastrutture e della mobilità regionale su due orizzonti temporali: entro il 2030 e oltre il 2030.
“Nel complesso, per realizzare tutto quanto delineato nel Piano, sono necessari oltre 31 miliardi di euro di investimenti, di cui 9 miliardi derivanti dai fondi del Pnrr. Di questi, 11,2 miliardi sono quelli dedicati a opere di tipo autostradale, 12,6 quelli destinati alle opere ferroviarie e 2,7 quelli riservati a interventi di potenziamento della rete stradale di connessione dei centri urbani”. Lo ha annunciato questa mattina l’assessore regionale ai Trasporti e Turismo Gianni Berrino nel corso della seconda giornata del convegno di Camogli ‘Idee e risorse per il turismo del territorio’ organizzato da Portofino Coast.
Il Piano prevede la realizzazione di importanti opere infrastrutturali come, ad esempio, il raddoppio ferroviario tra Andora e Finale Ligure, la gronda autostradale di Ponente, il tunnel della Val Fontanabuona, il ripristino e l’adeguamento della filovia della Riviera dei fiori, la riqualificazione della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia, gli svincoli autostradali di Beverino e Fornola e il nuovo ponte sul torrente Letimbro.
Gli impatti attesi dall’attuazione dalle iniziative di Piano descrivono un sistema globale della mobilità ligure caratterizzato, nello scenario oltre il 2030, da un lieve aumento degli spostamenti giornalieri su mezzo privato, che passeranno dagli attuali 1.218.000 a 1.224.000 milioni (+0,5%); da un sensibile aumento dei viaggi su treno, che passeranno dagli attuali 159mila a 256mila (+61%) e da un incremento del numero di viaggi su TPL automobilistico, che passeranno dagli attuali 416.000 a 423mila (+1,6%).
Nel complesso, l’attuazione delle linee di azione individuate nel PRIIMT consentirà di godere di un sistema infrastrutturale più affidabile per i mezzi privati (con una sensibile riduzione, fino al 131%, dei ritardi rispetto allo stato attuale e un incremento significativo delle velocità media di viaggio, del 19%), più sostenibile (con un incremento marcato della quota modale del trasporto pubblico che passerà dal 24% attuale al 26% nello scenario oltre il 2030) e più resiliente.
“Gli interventi previsti dal Piano – prosegue Berrino – consentiranno pertanto alla Liguria di uscire dall’attuale fase di isolamento territoriale, dando un impulso fondamentale al tema delle politiche di coesione, il cui obiettivo ultimo è quello di far sì che le persone non debbano trovarsi in situazioni di svantaggio ascrivibili al luogo in cui vivono o lavorano e che si realizzi un miglioramento dell’integrazione territoriale e la promozione della cooperazione tra regioni. Anche il futuro del turismo in Liguria – conclude – dipenderà dalla realizzazione di queste opere e tutti gli operatori del comparto puntano tantissimo sul Piano”.