“È il passo necessario, senza questo non si può accedere alla richiesta di concordato preventivo che deve essere sottoposta al tribunale”. Il presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola definisce così quanto approvato oggi, all’unanimità, dall’Assemblea dei sindaci prima, apertasi con un ricordo dell’ex presidente Gianni Giuliano improvvisamente mancato, e dal Consiglio provinciale poi per il futuro di Riviera Trasporti.
In sostanza si è discusso quanto già scritto, riassunto in cinque punti, dal presidente Scajola e dai tecnici ingaggiati appositamente dall’amministrazione provinciale nella lettera inviata all’azienda di trasporto pubblico locale. L’obiettivo è quello di provare ad arrivare all’affidamento in house una volta ottenuta l’omologazione del piano concordatario da inviare sotto forma di proposta, entro il 26 marzo.
“Il lavoro fatto e lo studio complesso messo insieme ci danno un po’ di ottimismo, ma certo le condizioni nel piano sono diverse: la vendita delle colonie di Nava, l’acquisto da parte di un privato di un area Rt a Sanremo che deve avere una diversa destinazione urbanistica, una differente impostazione nei finanziamenti della Regione e della Provincia. Molto complesso insomma, ma il punto essenziale è che con oggi si avvia un percorso se lo proseguiremo in tempi celeri avremo salvato il trasporto pubblico imperiese”.
Nodo dibattuto in Assemblea quello del deposito Rt di Sanremo, in corso Cavallotti, che comporterà un aggiornamento della variante urbanistica in tempi, a detta del sindaco Alberto Biancheri: “Impossibili per il Consiglio comunale”, ovvero entro il 25 del mese corrente.
“Negli ultimi otto anni abbiamo sempre supportato l’azienda di trasporto, oggi ci siamo trovati di fronte alla richiesta di un ulteriore sforzo – evidenzia Biancheri. Il cronoprogramma non può essere rispettato, come scritto in delibera, e ho voluto precisarlo. Credo poi che la propria parte la debbano fare tutti, non possono più essere soltanto la Provincia all’84% e il Comune di Sanremo al 15% mentre quelli di Imperia e Ventimiglia hanno lo 0,5. È ora che questi due entrino con delle quote sostanziali all’interno della società e che tutti intervengano in eguale misura”.
Moderata soddisfazione da parte dei sindacati presenti espressa così dal rappresentante Cgil Fabrizio Ioanna: “Forse siamo arrivati al primo tassello importante – commenta. Finalmente possiamo dire che almeno l’in house è stato approvato, ora sotto con il concordato”.