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Il nostro viaggio oggi corre sul confine; attraversiamo il colle di Nava per immergerci nella val Tanaro, entrando così in territorio piemontese. Deviamo subito verso ovest e superiamo l’abitato di Ponti di Nava: l’incanto dell’alta val Tanaro ci si palesa istantaneo, evidenziato ancor più da una suggestiva giornata di neve.

In un’atmosfera magica e cristallizzata, avvolta nel silenzio, risaliamo la strada che corre tra alberi e irte rocche: questo è il tratto più affascinante del confine tra Liguria e Piemonte, tra Imperia e Cuneo, una sottile linea d’acqua che divide in due territori che si completano. Tutto ciò che troviamo alla nostra destra è territorio piemontese, diviso tra i comuni di Ormea e Briga Alta. Tutto ciò che invece è a sinistra, oltre l’acqua, è Liguria, nei comuni di Pornassio e Cosio d’Arroscia. Raggiungiamo in breve la confluenza tra Tanarello e Negrone, la cui unione crea il Tanaro che corre nella pianura Padana fino al fiume Po.

Risalendo la strada costeggiamo il Negrone che ci divide dalle impervie falesie che creano l’Alpe di Cosio e Piancavallo, con le loro pareti verticali conquistate dal bosco. Si riprende quota riguadagnando la luce del sole per giungere a Viozene, insediamento nel comune di Ormea ai piedi del Mongioie, che da qui ricorda una vetta iconica del cinema americano.

Ma la via prosegue oltre, tra panorami mozzafiato: si supera il bivio che porta a Carmino entrando nel Parco Naturale dell’alta valle Pesio e Tanaro che qui confina con il Parco delle Alpi Liguri, creando un’unica grande area tutelata.

Giungiamo infine alla gola delle Fascette: la strada è scavata nella roccia e tutt’attorno risorgive ora svuotate sbucano dalla coltre di neve. La gola serpeggia fino ad aprirsi nell’alta valle, tra le cui soleggiate fasce riposa il pese di Upega. Un confine alpino pieno di meraviglia che unisce come solo la natura sa fare.