“Da un paio di giorni non si fa altro che parlare dell’appalto sugli autovelox e t-red e lettura targhe. Mi sembra doveroso proporre all’amministrazione e alla cittadinanza, alcune alternative volte a non danneggiare ancora di più gli abitanti di Ventimiglia e i possibili turisti/visitatori”, commenta il Consigliere comunale della città di confine Gabriele Sismondini.
“Per quanto riguarda la strada di san Secondo, sono certo che installando 2 o 3 dossi del tipo “tabella di velocità”, collinette lunghe e rialzate tipiche degli attraversamenti pedonali che obbligano il conducente di qualsiasi mezzo a rallentare, si potrebbe di gran lunga far rispettare le giuste andature con una conseguente tranquillità da parte dei cittadini di quel quartiere. Per quanto riguarda – continua – i velox fissi, potete immaginare la grande utilità. Una volta che gli automobilisti sanno dove sono posizionati, si rallenterà solo in quel determinato punto, per continuare (nel caso degli appassionati della velocità) a superare i limiti previsti”.
“La statale 20 – spiega – ad oggi, non è una strada molto trafficata, soprattutto a causa della chiusura del colle di Tenda che tutti auspichiamo possa riaprire il prima possibile. Inoltre non ha più le caratteristiche di una strada statale, non presenta due corsie e in certi punti sembra una galleria a cielo aperto a causa degli altissimi guardrail. Quindi o si chiede di declassarla in prossimità dei centri abitati per poter consentire l’installazione dei dossi, o si chieda ad Anas di renderla sicura nel tratto del territorio ventimigliese. Altra soluzione più umana sarebbe installare semafori “intelligenti” come fatto a Sanremo: un segnatore fa scattare il semaforo rosso in caso di velocità sopra il limite. Per la statale 1 che porta al confine, stesso discorso: dossi nei pressi delle zone abitate, in prossimità della rotonda di Latte. Queste idee, accompagnate dai frequenti controlli della polizia locale con i velox, ci potrebbero evitare questo assurdo progetto volto solo ed esclusivamente a fare cassa svuotando le tasche di migliaia di cittadini che vanno tutti i giorni a lavorare. Tutto ciò senza considerare la decurtazione dei punti dalla patente che un cittadino ignaro potrebbe subire superando, anche di pochissimo, i limiti”.
“Queste soluzioni penso che andrebbero a sensibilizzare gli automobilisti e anche chi, magari sovrappensiero, in quel momento sta superando il limite di velocità. Mi appello all’amministrazione e a tutti i colleghi consiglieri di prendere in carico queste richieste, valutare insieme la fattibilità, al fine di non peggiorare una situazione sociale già abbastanza precaria a causa della grave crisi economica che non ha di certo risparmiato la nostra città”, conclude.