Una settimana fa è stato reso noto che la discarica lotto 6 di Collette Ozotto è ormai prossima alla saturazione. In attesa della realizzazione di un biodigestore, una tra le soluzioni più praticabili per conferire i rifiuti urbani è quella di rivolgersi alla provincia di Savona, con inevitabile aumento dei costi.
Costi che solitamente vengono ‘scaricati’ sul consumatore, il povero cittadino che non ha strumenti per opporsi agli aumenti, in un momento particolarmente difficile per le fasce più deboli già alle prese con il caro-bollette energetiche, il caro-benzina e le macerie da ricostruire dopo il flagello del Covid (ammesso che sia vicino alla fine).
“Parliamo di Tari e del timore che aumentino le tariffe dell’igiene urbana”, dice Andrea Gorlero presidente di Amaie Energia.
“Come premessa – dice – vorrei ricordare che la Tari pesa parecchio nelle tasche dei cittadini ma negli ultimi sei anni a Sanremo questa imposta non solo è rimasta uguale ma si è leggermente ridotta rispetto al 2015. È un risultato comunque positivo e che va ricondotto alla gestione ‘in house’ del servizio”.
“La preoccupazione è che l’aumento del costo dell’energia si possa ripercuotere sui costi industriali della nostra società, ma grazie al fatto di aver ottenuto l’appalto per la raccolta rifiuti in un ambito che comprende 18 comuni, a levante di Sanremo e nell’entroterra, è un’occasione per riuscire a fare importanti economie di scala confidando che questi costi vengano riassorbiti”.
“L’altro problema – prosegue Gorlero – è quello della chiusura della discarica lotto 6 che non può essere ampliata e allora servono soluzioni alternative. Non è un problema che riguarda Amaie Energia ma se saremo chiamati a dare una mano non ci tireremo indietro. Sappiamo che ci sono stati incontri in Provincia, c’è molta preoccupazione e l’indicazione è quella di ridurre i costi”.
“Noi abbiamo recentemente presentato una richiesta di finanziamento importante in ambito Pnrr che ci consentirà di migliorare gli introiti di materie prime (carta, plastica, vetro) e di ridurre i costi per smaltire l’organico. Non dico che ciò basterà a contenere gli aumenti dell’indifferenziata nel nostro ‘ambito’ ma quantomeno a coprirne una parte. A fronte di tutto ciò, mi auguro che la Tari rimarrà invariata”.
“Entro aprile la chiusura del lotto 6 sarà effettiva. Dopo aver conferito i nostri rifiuti nel savonese, il futuro per noi sarà l’impianto in regione Colli a Taggia con l’utilizzo di un separatore meccanico biologico per il ‘secco’, un biodigestore per l’umido e una discarica di servizio per accogliere gli scarti dei due impianti. Ma fino a quel momento non saprei – termina – dico solo che per fortuna è un tema di cui non mi devo occupare”.