Tiziano Tomatis (SLC-CGIL), Giorgio Merlino (FISTel-CISL) ed Enzo Cioffi (UILCOM-UIL) sono intervenuti con una nota stampa congiunta sulla Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo.
“L’immagine dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, pubblicizzata negli ultimi mesi dal presidente Filippo Biolè e dal Cda della Fondazione, purtroppo non corrisponde esattamente alla realtà. I problemi preesistenti a questo nuovo Cda non solo non si sono risolti ma si sono aggravati. La prima segnalazione che dobbiamo fare, come SLC-CGIL FISTel-CISL e UILCOM-UIL, è che la trasparenza tanto sbandierata è diventata opaca; in quasi un anno dall’insediamento di questo Cda, come OO.SS. siamo riusciti ad avere solo due incontri che di fatto si sono rivelati inconsistenti sulla presa d’atto delle problematiche lavorative da affrontare e per nulla chiari sulle scelte economiche; anche il Sito della Fondazione è praticamente svuotato, nella parte dell’amministrazione trasparente e del personale, di dati utili a capire l’attività della Fondazione, su chi siano i consulenti esterni e su come sono spesi i soldi della Fondazione. Quello che ci rammarica e preoccupa è che sono venuti meno impegni e promesse fatte a inizio mandato sulla promozione dell’Orchestra, dove ad esempio è scomparsa la pubblicità classica per essere sostituita da quella online fruibile solo a una fascia di pubblico che non corrisponde a quella che frequenta i concerti, purtroppo non bastano le notizie di stampa che ci raccontano di un raddoppio di professori di Orchestra che partecipano al Festival di Sanremo, quando in realtà sono solo due in più rispetto al 2021, o al lancio della Prima edizione della Musica Barocca, quando in realtà è la quarta, ad aumentare il pubblico. Altra doccia fredda è sull’aumento di posti di lavoro dato che la Fondazione è sotto organico da anni, le promesse del CDA di assumere personale sono state sostituite dalla grave decisione di dimissionare due dipendenti senza nessun passaggio di consegne, e ad oggi nulla sappiamo su chi svolgerà quelle attività rimaste scoperte. Continua il buio più totale sul progetto economico del Palafiori e sulla nuova sede, progetto che anche questo Cda aveva dato per certo e che per quanto ci riguarda sarebbe una scelta che porterebbe molti benefici in termini economici che organizzativi. In questi giorni abbiamo richiesto un ulteriore incontro, vediamo se andrà a buon fine. In tutta questa situazione l’amministrazione comunale tace”.