“La situazione peggiora e del campo non si hanno più notizie”. In buona sostanza questo il resoconto fatto al nostro giornale da Christian Papini della Caritas di Ventimiglia sulla complessa gestione migratoria nella città di confine.
“Durante le feste abbiamo avuto un aumento di arrivi dalla Libia e dal Kurdistan soprattutto di nuclei familiari con un calo di persone singole – spiega. Ora siamo sulle 140 persone al giorno e purtroppo la situazione non cambia. Fa sempre freddo e dormono sempre fuori, anche minori non accompagnati. Quando arrivano tante famiglie insieme non riusciamo ad accogliere tutti”.
Per ciò che concerne il campo profughi Papini dice: “Io non lo vedo ancora questo campo, pare ci siano un po’ di difficoltà. Rimango dell’idea che nella stessa locazione di prima ci sarebbero voluti quindici giorni per riaprirlo e avrebbe funzionato”.
La Caritas svolge inoltre un importante opera di aiuto agli italiani in difficoltà, aumentate dal periodo covid-19 e dal pesante rincaro bollette: “A oggi abbiamo 220 nuclei familiari che usufruiscono del nostro emporio solidale – dichiara Papini. La situazione non è ottima, le persone fanno fatica a pagare bollette, affitti e quant’altro”.