Sconcerto in Francia. Nonostante sia una delle nazioni con il maggior numero di nuovi contagiati giornalieri, ben più dell’Italia, ieri sera Jean Castex che è il Primo Ministro transalpino, ha annunciato alla popolazione un progressivo alleggerimento delle restrizioni contro la diffusione del virus.
Dal 2 febbraio non ci saranno più ingressi contingentati con percentuali nelle strutture che accolgono pubblico seduto, cioè teatri, cinema, stadi e simili. A partire dallo stesso giorno verrà tolto l’obbligo della mascherina all’esterno mentre resta consigliato ma non sarà più obbligatorio lavorare da casa per almeno tre giorni alla settimana.
L’altra data spartiacque è quella del 16 febbraio. Castex ha comunicato che da quel giorno sarà di nuovo possibile consumare nei bar senza dover essere obbligatoriamente seduti, e che sarà consentito bere e mangiare anche negli stadi, nei cinema e sui mezzi di trasporto. Ma la notizia che ha destato il massimo stupore è quella relativa alla riapertura delle discoteche sempre da metà febbraio, e la possibilità di assistere a concerti musicali anche restando in piedi.
Ovviamente le persone che possono usufruire di queste concessioni saranno solo e soltanto quelle in possesso di ‘pass sanitaire’ che entrerà in vigore lunedì ma a sostegno delle decisioni governative contano molto le previsioni degli esperti scientifici francesi che parlano di variante Delta ovunque in netto calo mentre l’Omicron inizierebbe a segnare il passo.
L’opinione pubblica, sostenuta dai media, si divide su queste concessioni che sembrano affrettate e premature al punto che vengono presentate anche come una scommessa basata sull’ottimismo. Solo dieci giorni prima, il Consiglio scientifico aveva avvisato che questa ondata – che i francesi indicano come quinta – non si è affatto conclusa, consigliando cautela e prudenza.