Ventimiglia ha partecipato al bando del PNRR da 20 milioni di euro con un progetto che potrebbe incidere definitivamente sullo sviluppo e la ripopolazione della valle Bevera, partendo proprio da uno dei suoi borghi più antichi, Bevera appunto, che in dialetto ligure si pronuncia “Beura”, da qui l’acronimo che ha dato il nome al progetto “Borgo Europeo di Urban Regeneration e Aggregazione (sociale, culturale e turistica)”.
“Ieri”, spiega il sindaco Gaetano Scullino, “ho firmato la richiesta di partecipazione al bando che abbiamo inoltrato nei tempi previsti. Un plauso all’unità di progetto comunale che lo ha confezionato. Il progetto è certamente centrato sull’obiettivo del bando ed è particolarmente interessante perché non si limita ad ottenere il risultato di ripopolare il borgo di Bevera, ma offre grandi spunti di rigenerazione dei luoghi e di sviluppo socio economico di grande respiro. Il progetto infatti considera il nostro Borgo di Bevera, con poco meno di 300 unità abitative, la porta di accesso al Parco Roja di Bevera, 300 mila metri quadrati da riorganizzare e rilanciare ai fini produttivi ed occupazionali, un’area classificata come strategica dalla Regione Liguria”.
“Il progetto che si attesta su un investimento di 25 milioni di cui 20 richiesti con il contributo, vuole mettere in sicurezza l’area del Parco Roja, avviare una vera e propria opera di rigenerazione urbana del borgo abitato, intervenendo su strade, vicoli, sentieri, parcheggi e aree verdi, puntando sullo sviluppo turistico e ricettivo del borgo e coniugandolo con uno sviluppo di iniziative sociali di particolare pregio”, prosegue il primo cittadino. “Tra queste risalta la riqualificazione del compendio immobiliare dei Frati Maristi e l’ex stazione di Bevera che diventerebbe centro per il telelavoro, spazio di accoglienza per i bambini da zero a sei anni, luogo aggregativo per il Comitato del borgo di Bevera ed altre funzioni. Non è stato certamente dimenticato l’aspetto storico culturale, la riqualificazione di luoghi religiosi e gli aspetti ambientali e naturalisti che ci portano attraverso sentieri spesso non conosciuti sino al Grammondo”.
“Sappiamo”, conclude Scullino, “che la partecipazione a questo bando ci metterà in competizione con molte altre realtà della Liguria, il bando prevede infatti che ne venga scelto uno solo per tutta la Regione, ma speriamo che chi valuterà colga le grandi opportunità che la nostra idea progettuale offre al borgo di Bevera, ma anche a tutto il comprensorio intemelio e all’intera Regione Liguria. Il bando è stato sviluppato in economia, al nostro interno, senza alcuna spesa, e di questo ringrazio il mio staff, l’ufficio tecnico e l’ufficio Servizi Sociali che ci hanno consentito di poter partecipare”.