L’approssimarsi delle festività natalizie comporta l’aumento della domanda di prodotti ittici su tutto il territorio nazionale. La Guardia Costiera di Imperia in ottemperanza alle disposizioni del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha confermato il proprio impegno finalizzato alla tutela del consumatore finale ed al contrasto dello sfruttamento illecito delle risorse marine.
L’operazione complessa “Atlantide” – dall’inizio di dicembre e fino al termine delle festività – vede ogni giorno impegnati duemila donne e uomini della Guardia Costiera in una serie di controlli mirati all’intera filiera ittica. Il dispositivo operativo messo in campo per le festività, coordinato a livello nazionale dal Centro Nazionale di Controllo Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera di Roma, e articolato a livello territoriale sui Centri di Controllo Area Pesca delle 15 Direzioni Marittime regionali, ha permesso di registrare, ad oggi, 6862 verifiche che hanno portato a 385 sanzioni per un importo di circa 600.000 euro e 260 sequestri per 220 tonnellate di prodotto ittico sequestrato. Risultati particolarmente significativi, la cui importanza è stata sottolineata dalla presenza del Sottosegretario di Stato con delega alla pesca marittima e all’acquacoltura, Sen. Francesco Battistoni, che ha presenziato la conferenza stampa tenutasi il 21 dicembre u.s. presso la Sala Cavour del Mipaaf.
Nell’area di giurisdizione della Capitaneria di porto di Imperia i militari della Guardia Costiera, ad oggi, hanno effettuato controlli sia presso i punti di sbarco del pescato sia lungo la filiera commerciale dei prodotti ittici, dalla grande distribuzione alla ristorazione e al commercio al dettaglio.
I controlli si sono concentrati maggiormente sul litorale del ponente ligure, ma hanno interessato anche territori del Piemonte meridionale.
La fase preliminare all’inizio dell’operazione “Atlantide” è stata caratterizzata da un’attività di intelligence – anche con l’ausilio di noti social network – che ha permesso ai militari della Capitaneria di porto di Imperia di raccogliere preziose informazioni che hanno indirizzato l’attività ispettiva anche nelle aree dell’entroterra piemontese. I controlli hanno infatti interessato la vasta provincia di Cuneo, ed in particolare i Comuni di Cuneo, Mondovì, Alba e Bra.
I molteplici controlli a pescherie, ristoranti, supermercati e centri di smistamento hanno consentito di rilevare diverse irregolarità relative alla mancanza di documentazione attestante la tracciabilità del pescato e la violazione di norme igienico sanitarie.
I verbali amministrativi elevati ammontano a circa 7.000 Euro ai quali si aggiungono quasi un quintale di prodotto ittico posto sotto a sequestro.
Nel corso dell’intensa attività ispettiva sono state fornite puntuali indicazioni e misure di miglioramento agli esercenti al fine di garantire, da un lato, la corretta informazione del consumatore finale, dall’altro, la corretta conservazione dei prodotti ittici, soprattutto se venduti ancora in vita.
I numeri dell’operazione sono destinati ad aumentare fino al termine dell’anno e si inseriscono nello sforzo complessivo posto in essere dalla Guardia Costiera in materia di controllo pesca nel 2021, per un importo di circa 6 milioni di euro di sanzioni comminate da cui è scaturito il sequestro di oltre 378 tonnellate di prodotto ittico irregolare che sarebbe potuto giungere sulle tavole degli italiani.