video
play-rounded-outline

Si è ufficialmente insediato oggi il nuovo Consiglio provinciale con il giuramento del neo presidente Claudio Scajola. Assenti giustificati il presidente uscente Luigino Dellerba e il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri.

In una rivoluzionata sala consiglio, addio allo scranno a due piani, accorciati i banchi e rinfrescati i busti, Scajola ha presentato il suo giuramento per poi procedere con il discorso introduttivo che ha toccato pressoché tutti i problemi che attanagliano l’ente non rinunciando, però, all’ambizione di crescere come territorio unito.

“Siamo qui per prendere decisioni su tante cose – ha esordito il presidente. Per fare questo serve che la macchina funzioni al meglio. Non si va a lavorare solo per il 27 del mese, seppur importante, ma per partecipare a un progetto. Chi lavora bene deve sapere che c’è qualcuno che se ne accorge così come per chi lavora poco. Abbiamo smontato questo altare e cercato di rendere giustizia a Vittorio Emanuele ringiovanito dopo il fumo di 80 anni. Abbiamo il dovere di rendere questa sede decorosa, esaltarne la bellezza e renderla luogo di incontri”.

Scajola è poi passato alle problematiche, tre le più grandi già delineate in precedenza: “Sul tema acqua dobbiamo mettere la testa sulle nuove forme di approvvigionamento. La maggior parte arriva dal Roja, dobbiamo cercare acqua anche a nord seguendo l’esempio dell’ex sindaco di Sanremo Pietro Agosti.

Sui trasporti siamo padroni all’87% della Riviera Trasporti, dobbiamo trovare una soluzione diversa partendo dal capire perché compriamo bus a gasolio invece che elettrici. Sul problema dei rifiuti dobbiamo prendere decisioni immediate e o a fine gennaio o a inizio febbraio convocherò un’assemblea dei sindaci per discutere dell’argomento. Senza soluzioni differenti il costo diventerà doppio, abbiamo quattro mesi di tempo. Serve fare qualcosa e individuare una linea. Vedo Manfredo Manfredi – ha continuato Scajola rivolgendo lo sguardo verso il quadro dell’ex presidente – e penso alla sua storia dedicata soprattutto all’entroterra e alla viabilità. Dobbiamo valutare le priorità degli 800 km di strade provinciali che abbiamo e serve una regimentazione delle acque. Tra i temi più importanti anche le scuole, se i finanziamenti non arriveranno è perché non saremo stati sufficientemente bravi. Servono consulenze di livello sui diversi settori a partire dal bilancio della Provincia. Mi accingo a dare un incarico esterno perché nel 2022 scade il piano di rientro, ritengo utile avvalerci di una professionalità esterna”.

Scajola ha poi concluso parlando di Monesi e delle infrastrutture fondamentali dalla nota Albenga – Carcare – Predosa all’Aurelia Bis passando per la 20 e la 28.

Da lì il secondo punto all’ordine del giorno, approvato all’unanimità e illustrato dalla dottoressa Francesca Mangiapan neo vicesegretario generale dell’ente, relativo alle partecipate sul quale sono intervenuti Mario Conio, Daniele Ventimiglia e Domenico Abbo.