Non è la prima volta che la pandemia riesce anche ad abbattere le frontiere create dagli uomini. Se è purtroppo vero che la provincia di Imperia risulta percentualmente una delle peggiori d’Italia per la diffusione del virus, è altrettanto vero che il dipartimento francese confinante, le Alpi Marittime, si trova nella stessa delicata situazione.
La Francia tutta però sta facendo i conti con quella che loro indicano come quinta ondata e altre misure restrittive stanno per essere applicate in tutta la nazione. Il ministero della Sanità transalpino ha scongiurato le ipotesi di confinamenti e di coprifuoco per tutti i cittadini, vaccinati o meno, anche se non ha escluso la possibilità di ricorrervi in futuro se fosse nuovamente necessario.
Pur non dicendosi totalmente d’accordo con Italia e Inghilterra, il Governo francese ha già annunciato una stretta negli ingressi alla frontiera ma solo da parte di viaggiatori in arrivo dal Regno Unito particolarmente colpito dalla variante Omicron: la durata della validità dei test richiesti a chi proviene da quel Paese scende da 48 a 24 ore. Non sono previsti test obbligatori per cittadini UE che entrano in Francia.
Per ciò che riguarda il dibattuto argomento della vaccinazione per la fascia d’età 5/11 il presidente Macron l’ha definita auspicabile ma ne ha escluso l’obbligo lasciando ai genitori la facoltà di decidere. E sul pranzo di Natale il consiglio è di evitare grandi assembramenti e di far sottoporre a tampone ogni partecipante invitato a tavola.
Tutto ciò è quello che è in vigore prima dell’attesa riunione del Consiglio di Difesa sanitaria in corso nel tardo pomeriggio odierno, con il portavoce governativo che non esclude altre possibili decisioni come quella che ha esteso a tutti gli adulti la terza dose di vaccino.
Intanto, come detto, le Alpi Marittime confermano il trend nazionale. Ieri in Francia sono stati segnalati oltre 78mila nuovi positivi, tredicimila in piĂą rispetto al record del giorno prima, e 2100 di questi nuovi contagi sono stati rilevati nel dipartimento confinante con la nostra provincia, un nuovo triste record rispetto ai 1715 casi dello scorso 26 luglio.
Non ci sono eccezioni neppure per il Principato di Monaco. Ieri 60 nuovi contagi e una quarantina di guarigioni, con 16 ospedalizzati, quattro dei quali in terapia intensiva.