Da ormai cinque mesi Alessandro Alessandri è presidente del Parco Alpi Liguri. Da luglio a dicembre, un lasso di tempo nel quale l’ente ha portato avanti progetti e iniziative, ma soprattutto ha fatto programmazione ambientale e turistica per i paesi che lo compongono e non solo.
“Il nostro parco sarà sempre di più un grande motore per migliorare il territorio sia per la tutela ambientale sia per la valorizzazione turistica – esordisce il presidente a Riviera Time. Ci stiamo strutturando per essere un punto di riferimento non solo all’interno della provincia di Imperia, ma anche per i partner e territori a noi vicini. Questo ente non va a risolvere i problemi giornalieri, ma fa programmazione sul lungo periodo per sviluppare una serie di iniziative e farne da regia”.
Sui lavori in corso Alessandri spiega: “Stiamo ottenendo la Cets, ovvero la certificazione europea del turismo sostenibile. È molto laboriosa, ma sarà un volano per chi vorrà venire sui nostri territori e cercherà le strutture indicate come ecosostenibili. Con Regione Liguria stiamo facendo e faremo nei prossimi anni un grosso investimento sulla sentieristica cercando di inserire nella Rel, rete escursionista regionale, un grande numero di strade bianche presenti nei comuni del parco legandoli a quelle presenti lungo tutta la Liguria. Il turista non è interessato ai confini, ma ai paesaggi, ai territori e alla nostra enogastronomia”.
A tal proposito il Parco sta lavorando anche sul discorso cibo: “C’è una doppia veste – dichiara Alessandri: da un lato i nostri prodotti tipici, dall’altro il discorso salutistico. Chi viene a fare trekking o cicloturismo deve essere accolto con un’alimentazione adeguata per l’attività fisica che vuole fare”.
Impossibile non parlare di Provincia visto lo stretto legame con il Parco e l’appoggio, certamente non segreto, dato da Alessandri al candidato presidente Claudio Scajola: “La Provincia è un ente che è stato bistrattato dallo Stato, ridimensionato in malo modo, ma ha ancora competenze importanti che incidono sulla vita di tutti noi quotidianamente. Credo che non ci sia soltanto il problema della capacità del presidente, ma anche un problema di struttura. Gli unici due sindaci che hanno strutture in grado di aiutarli a gestire la cosa sono il sindaco di Sanremo e quello di Imperia. Ha prevalso in questa logica democratica Scajola e credo che la sua candidatura possa esserci utile per sviluppare una sinergia turistica. Penso al cicloturismo, che ho già citato. 1000 km di strade provinciali, molte davvero belle, unite alle ciclabili costiere possono davvero darci uno sviluppo verticale oltre che orizzontale che coinvolga tutti i nostri 66 comuni con una rete impareggiabile che possa ospitare il turista 365 giorni l’anno.
Un altro tema fondamentale da trattare con la Provincia sarà quello di Monesi – prosegue. Abbiamo firmato un documento condiviso, ora bisogna dare concretezza e avere il coraggio di mettere in campo le persone migliori per risolvere i problemi più complicati. Auguro quindi al candidato presidente Claudio Scajola di riuscire nell’impresa, titanica, di risolvere i problemi della provincia”.