Gli agenti della Sezione Investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sanremo hanno dato esecuzione ad una misura di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice Luppi del Tribunale di Imperia, nei confronti di un uomo che aveva tentato di dar fuoco alla propria moglie, salvata in extremis grazie al provvidenziale e coraggioso intervento della figlia minorenne.
L’uomo, secondo l’accusa, avrebbe infatti tentato di procurare alla moglie gravissime lesioni con una sostanza infiammabile che le aveva spruzzato sul viso e sul petto, cercando di appiccare il fuoco con l’accendino. Solo il disperato intervento della ragazza, che è riuscita a strappare dalle mani del padre la boccia di alcool, ha impedito che il genitore portasse a termine il suo infausto proposito nei confronti di sua mamma.
La gravissima vicenda, che ha visto coinvolta una famiglia sanremese, racconta di una storia di percosse, lividi e lacrime, di una gelosia accecante che sarebbe andata avanti da anni e che ha portato i magistrati di Imperia a disporre l’arresto dell’uomo anche per questo assillante, morboso atteggiamento, che ha imposto alla donna privazioni e limitazioni quotidiane alla sua libertà, costretta a subire pesanti insulti, minacce di morte, fino a quella, tentata ieri, di bruciarle la faccia per deturparla per sempre.
Sulla questione è intervenuto anche il Questore di Imperia, Cesare Capocasa: “La Polizia di Stato è al fianco delle persone che subiscono violenze; una Polizia di Prossimità che esce dagli uffici e si avvicina alle vittime, alle quali rivolgo un accorato appello: uscite dal silenzio, aiutateci ad aiutarvi! Se un uomo ti umilia, se ti intimidisce, se ti minaccia, se ti fa del male fisico… questo non è amore!”
La Polizia di Stato promuove da tempo una campagna di sensibilizzazione.
In questa prospettiva si muove anche l’adozione, dall’inizio dell’anno, del Protocollo E.V.A. (Esame delle Violenze Agite), procedura operativa che consente agli equipaggi della Polizia chiamati dalla Sala operativa ad intervenire su casi di violenza domestica di sapere se ci sono stati altri pregressi episodi nello stesso ambito familiare.