Il tribunale di Imperia non accoglie la richiesta di concordato di Rivieracqua. La società consortile ha infatti ricevuto una nota in queste ore in cui si esplicitano i motivi del rifiuto, tra questi figurerebbe l’eccessiva lungaggine delle procedure.
A confermare l’arrivo della nota il membro del consiglio d’amministrazione Giacomo Chiappori che, contattato dal nostro giornale, ha detto: “Sì è arrivata questa lettera dal tribunale. Ci incontreremo a breve con il cda e gli advisor per prendere i dovuti provvedimenti”.
La riunione dovrebbe svolgersi già nel tardo pomeriggio odierno. Il mancato concordato non sancisce comunque il fallimento della società, ma dovrebbe dar modo di intraprendere un’altra via per continuare a operare, da comprendere di quale natura.
Aggiornamento delle ore 18.12. Di seguito la nota stampa inviataci dalla società Rivieracqua: “In questa situazione, Rivieracqua nelle prossime settimane, e subordinatamente alla predisposizione del piano d’ambito da parte del Commissario ad Acta, formulerà una proposta a tutti i creditori che, riprendendo il piano concordatario, grazie anche alla riduzione dei valori di riscatto dei beni appartenenti ai gestori cessati a seguito dei decreti di trasferimento emessi dal Commissario ad Acta, prevedrà la prosecuzione dell’attività e il pagamento dei creditori in percentuale altissima, se non integrale. Tale proposta verrà inserita, come indicato dal Tribunale, in uno strumento di ristrutturazione dei debiti offerto dall’ordinamento”.