La ripartenza della Liguria ha consacrato il valore inestimabile delle aree protette della Regione e il versante escursionistico, di vette e crinali, a partire dall’Alta Via dei Monti Liguri e dal Sentiero Liguria, due grandi direttrici collegate tra loro da chilometri di sentieri a lisca di pesce verso il mare e veicolati a livello di marketing territoriale dalla Regione e da Agenzia in Liguria. Parchi visitabili a piedi e in bicicletta lungo queste vastissime reti e servite dai mezzi pubblici, con strutture ricettive e di ristorazione distribuite lungo entrambi gli itinerari. Natura, enogastronomia e arti si uniscono: con questo spirito nasce il claim dei Parchi regionali “Liguria Preziosa: dimora naturale” per siglare ufficialmente la nuova offerta di escursioni, lungo tutto l’arco dell’anno. Con un’attenzione in più: creare eventi che uniscano il benessere all’aria aperta e la cultura ad ampio raggio, viste le connessioni da tempi remoti quali le continue citazioni letterarie da Dante a Francesco Biamonti, Nico Orengo, Giovanni Boine, da Italo Calvino a Giorgio Caproni, fino ai docufilm, si pensi a “Io sono l’amore” di Luca Guadagnino, passando per la grande arte, la Val Nervia dipinta da Monet.
“Liguria Preziosa” è dunque un tour, un cammino di conoscenza e di ricerca fisico e virtuale attraverso le aree protette della Regione, che permetterà di spaziare da Ponente a Levante, tra monti e mare, e che riserverà delle sorprese.
“Il nuovo claim dei parchi Liguri vuole valorizzare una fondamentale risorsa per il territorio, puntando sulla crescita e sullo sviluppo sostenibile – spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. – I nostri sforzi vanno nella direzione di una politica di valorizzazione in cui conciliare accessibilità e progettualità per un rilancio coordinato che sia motore per tutta la Liguria. I parchi devono fare rete per valorizzare congiuntamente i momenti storico-culturali ad ampio raggio recuperando le radici, la loro storia, i gusti, i luoghi, gli antichi sentieri. Dobbiamo mettere insieme i nostri produttori, gli albergatori, i gestori di bed and breakfast, il sistema del trasporto pubblico e privato e creare un’offerta, soprattutto ora in cui siamo nel pieno della ripartenza, con una stagione estiva che ha vieto la nostra regione protagonista. Dobbiamo dare ai nostri parchi dimensioni competitive e fattori di innovazione in modo che possano essere finanziati anche attraverso l’utilizzo di fondi del PNRR: per questo sicuramente la campagna che andiamo a presentare oggi deve essere portata avanti con forza dagli Enti Parco e da tutti gli operatori, in modo da creare un sistema coeso. L’obiettivo è quello di aumentare ancora di più la qualità della nostra offerta turistica per valorizzare al meglio il nostro meraviglioso territorio, puntando sullo sviluppo che non è e non deve essere antitetico alla sostenibilità”.
“In questi ultimi due anni moltissimi genovesi e liguri hanno riscoperto percorsi e itinerari nel nostro entroterra – dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci. – La nostra terra è ricca di opportunità da questo punto di vista, potendo contare su panorami mozzafiato, terrazze a strapiombo sul mare e colline e montagne raggiungibili in pochissimo tempo dai centri abitati.
Come istituzioni dobbiamo lavorare al meglio per garantire il mantenimento e la fruibilità dei percorsi e delle strutture presenti sul territorio, valorizzando al massimo quello che la natura ci ha donato e che siamo tenuti a preservare, promuovendo un turismo attento e consapevole”.
Un nuovo modo dunque di vivere le aree protette e i parchi naturali attraverso una panoramica che va dalla Via Marenca, itinerario storico nelle Alpi Liguri, al territorio del Parco di Montemarcello Magra Vara. Una scoperta storico, culturale, naturalistica, che si dispiega lungo il finalese “paradiso dell’outdoor”, la Via Geoalpina che giunge al mare attraverso il Parco del Beigua, il canyon della Var Gargassa, il Parco dell’Antola con la montagna dei genovesi, il Parco di Portofino, icona della “dolce vita”, la Val Fontanabuona, fino alle Cinque Terre, Portovenere e l’Isola Palmaria.
“Liguria Preziosa – dice il vice presidente della Regione Liguria con delega ai Parchi Alessandro Piana – è una esaltazione della ricchezza naturalistica e paesaggistica regionale e un’occasione di rilancio che svela anche tesori nascosti del nostro territorio: una Liguria mai vista prima. Grazie alle iniziative degli Enti Parco il versante green della Liguria è sempre più vettore storico-culturale, abbracciando le arti e la fede, oggi nel segno di Mons. Zuccarino “il vescovo dei monti”. Proprio in questi giorni è partito il provvedimento di intitolazione di una sella del Parco dell’Antola al vescovo busallese. A questa varietà di iniziative è corrisposto un potenziamento dei servizi, come dimostra altresì la decennale convenzione siglata tra l’Ente Parco dell’Antola e il CAI Liguria, e la ricerca di una sempre maggiore salvaguardia, valorizzazione e divulgazione, per avvicinarsi alla montagna in sicurezza”.
I parchi stimolano la riflessione, e sono anche testimoni di fede, come dimostra la storia. “Monsignor Pietro Zuccarino – dichiarano congiuntamente S.E. Mons. Marco Tasca, arcivescovo di Genova, e il direttore dell’Ufficio Beni Culturali ed Ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Genova Padre Mauro De Gioia – fu l’ultimo vescovo residenziale della piccola Diocesi di Bobbio, tradizionalmente legata per quasi mille anni, fino al termine del secolo scorso, all’Arcidiocesi di Genova. E dal clero della metropoli ligure proveniva Mons. Zuccarino: nato a Busalla nel 1898, venne ordinato sacerdote nel 1923 dopo aver partecipato alla Prima Guerra Mondiale. Laureatosi in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma, tornò a Genova dove fu per qualche anno Rettore del Seminario. Dal 1951 fu Vescovo ausiliare di Bobbio e divenne titolare nel 1953. Partecipò al Concilio Vaticano II. E’ ancora ricordato nelle sue valli come “Il vescovo dei monti” per l’infaticabile opera, spesso a dorso di mulo, per visitare tutte le frazioni della sua Diocesi e benedire e consacrare le tante croci che svettano sui monti dell’Appennino tra la Liguria e l’Emilia. Morì nel 1973, e le sue spoglie riposano nella Cattedrale di Bobbio”.
“Liguria Preziosa” è anche un modo di fare rete, di lavorare per e con il territorio. Tra le nuove sinergie operative è stato firmato ufficialmente il comodato d’uso decennale tra il CAI Liguria e il Parco dell’Antola a presidio continuo della zona, quale perno di catalizzazione e gestione dei flussi turistici e come organismo rivolto all’erogazione di servizi anche nell’ambito della formazione e informazione naturalistica, sempre più importante vista la quota crescente di neofiti che si accingono alle bellezze naturalistiche della Liguria.
“Questo è stato un anno complicato – conclude il presidente del CAI Liguria Roberto Manfredi – ma è stato anche un anno di appuntamenti importanti: la firma della convenzione con Regione Liguria in materia di sentieristica, l’imminente riapertura delle due strutture ricettive come il Rifugio Antola e il posto tappa dei Giovi sull’Alta Via dei Monti Liguri. Il CAI si riconferma come grandissima realtà, ben radicata sul territorio, per far riscoprire l’outdoor a qualunque livello”.