[beevideoplayersingle adstype=”video-ads” videourl=”https://vimeo.com/218760116″ videoadsurl=”https://vimeo.com/224092271″ adsurl=”https://www.sialpieve.com/”]Il servizio delle Iene riguardante il Blu Whale, la Balena Blu, ha portato sotto i riflettori una parte oscura di internet e del mondo digitale. Un gioco, se così si può definire, che istiga all’autolesionismo fino al suicidio finale. Colpisce gli adolescenti, ancora fragili dal punto di vista psichico e sentimentale, e pare che in Russia sia stato causa di oltre 100 morti.
Questo caso, nei giorni scorsi, ha portato il dibattito pubblico a parlare dei problemi psichici sempre piu’ frequenti negli adolescenti.
A questi stimoli provenienti da internet e dai social media si unisce l’incertezza per il futuro che caratterizza il giorno d’oggi. La mancanza di lavoro e i recenti avvenimenti, come l’attacco terroristico a Manchester, creano stati difficili da superare per le giovani fasce d’età che avrebbero bisogno di certezze e sicurezza.
Da questa situazione nascono vere e proprie patologie. Nel 2014 sono stati quasi 10 mila i ricoveri di adolescenti tra i 14 e i 18 anni in Italia. Nell’ultimo anno questi dati sono cresciuti del 28%.
Tuttavia, nonostante i numeri siano in aumento il sistema sanitario pubblico italiano non è in grado di far fronte alla situazione. “In Liguria, ad esempio, non esistono strutture dedicate,” denuncia Giuseppe Trucchi, Direttore del Dipartimento Donna Bambino dell’Asl 1 Imperiese.