Oggi giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro e la Liguria, secondo i dati Inail, si conferma maglia nera del Nord Ovest, infatti è l’unica regione dove nei primi 8 mesi del 2021 sono aumentati gli infortuni sul lavoro: quasi 1000 episodi in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Mentre sono calati in Piemonte (-2400) e Lombardia (-2000).
E sono state 16 le vittime: “Si sta consumando una strage silenziosa, cui per ora nessuno sembra essere riuscito a mettere un freno. Le chiamano morti bianche, come se fosse qualcosa di fisiologico, ma non lo è: tutti gli incidenti sul lavoro, anche quelli che abbiamo visto nelle ultime settimane in Liguria, erano e sono evitabili. C’è sempre un filo rosso che collega tutti questi eventi, al di là delle specificità di ogni incidente: solitamente è la fretta, il taglio dei costi, il lavoro precario, la necessità di accorciare i tempi, la scarsità o addirittura l’assenza di controlli, di formazione e di cultura della sicurezza. Su tutto questo c’è stato un avanzamento con l’incontro dello scorso 27 settembre fra i sindacati a livello nazionale e il Premier Draghi, specialmente per quanto riguarda l’incremento degli ispettori dedicati ai controlli sulla sicurezza, ma non solo. Si è concordato di incrociare le banche dati delle Asl e dell’Inail per mettere a sistema esperienze, competenze, saperi e buone pratiche creando una grande banca dati nazionale che vorremmo utilizzare anche in Liguria per istituire quella patente a punti per le imprese collegata alla possibilità di partecipare ai bandi e agli appalti. Bisogna invertire la cultura che c’è oggi, indignarsi a ridosso della tragedia e dimenticarsene il giorno dopo, con quella della prevenzione, della formazione, dei controlli capillari e delle penalizzazioni nei confronti delle aziende che non rispettano le regole”, spiega Luca Maestripieri segretario generale Cisl Liguria.