“Tanti i ricordi, molte le immagini, ma una sola considerazione: debolezza e dolore”, commenta Confesercenti a un anno da quel tragico giorno che ha visto in provincia di Imperia, e in particolar modo a Ventimiglia, innumerevoli danni causati dalla tempesta Alex.
“Ancora oggi rimangono i segni sulla pelle anche di tanti commercianti. Una notte buia, tragica, la natura impazzita, potente ha stravolto il centro cittadino di Ventimiglia, ha sconvolto la Val Roya, ha stroncato i collegamenti con la Provincia di Cuneo, ha ribaltato il fiume Roya. Milioni di danni, aziende distrutte, famiglie improvvisamente senza lavoro. E poi fango, ovunque, per tanti giorni, spalmato su ogni qualsiasi cosa.
Sacrifici di una vita, finiti. I ricordi sono ferite, caos, tragedie, senso di impotenza. Dopo un anno Confesercenti vuole dimenticare il colore del fango, le strade invase di mobilia, di macchine, di pezzi di quotidianità, le lacrime disperate di uomini e donne. Dopo un anno restano i conti da pagare, chi quelli vecchi di chi ha deciso di non aprire mai più, chi quelli vecchi più quelli nuovi, necessari per ricomprare i nuovi arredi, le nuove attrezzature.
Purtroppo dopo un anno i fondi previsti per rimborsare i danni si sono visti pochi, molte promesse ma pochi fatti. Gli imprenditori dopo un anno hanno mantenuto nel loro cuore tanto dolore, accumulato debiti, perso un po’ di fiducia verso le istituzioni. Ci siamo rimboccati le maniche, tolto il fango dai piedi e riviste le proprie organizzazioni. Resta una forte preoccupazione per le cose ancora non fatte, per una strada verso il Piemonte ancora chiusa, un treno ancora non in funzione al 100%, un fiume Roya ancora a secco, la nostra passerella abbattuta.
In Francia lo Stato ha operato senza sosta, con investimenti milionari, ha nominato un Prefetto ad hoc, noi stiamo aspettando il riscontro dei moduli A della Camera di Commercio”.