Era la fine del mese di ottobre del 2012. In uno scontro a fuoco nato da un agguato, due militari afgani probabilmente rinnegati e infiltrati dai Talebani nell’esercito regolare di allora, uccidevano il caporalmaggiore Tiziano Chierotti, solo 24 anni, di Taggia.
Definito ancora pochi giorni fa dal premier Draghi ‘un eroe’ come gli altri cinquanta e più militari italiani caduti in quella terra martoriata mentre aiutavano la popolazione locale con l’obiettivo della pace, Tiziano Chierotti è stato ricordato stamattina nel corso di una cerimonia ufficiale che si è svolta sulla spiaggia ‘dei militari’ in zona Imperatrice a Sanremo.
Le massime autorità militari erano tutte presenti così come i gonfaloni delle tante associazioni di ex combattenti a cominciare dagli Alpini, il corpo di appartenenza di Tiziano. A rappresentare le autorità civili erano presenti il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, il suo collega di Taggia (dove da tempo sorge una piazza sul mare dedicata alla memoria del giovane militare) Mario Conio e l’assessore regionale Gianni Berrino. Tutti si sono stretti intorno alla famiglia Chierotti presente con padre, madre e sorella e sono stati loro a scoprire la targa ricordo con la quale questo lembo di spiaggia è stato intitolato al figlio e fratello.
“Queste situazioni, pur se difficili e tristi per noi, ci lasciano tanto nel cuore – ha detto Piero Chierotti papà di Tiziano – perché vediamo che c’è così tanta gente che si ricorda di lui e ha Tiziano nel cuore. Sappiamo che questi sacrifici non sono stati inutili, hanno innestato un seme che ha dato a quel popolo la possibilità di ripartire e anche se ora sembra sia andato tutto perso in verità non è così. Sono sicuro che questa gente si riprenderà”.
“Tiziano Chierotti come tutti i nostri militari caduti è nel cuore di ogni appartenente delle Forze Armate dell’Esercito – ha confermato il Tenente Generale Gerardo Restaino vice-comandante militare della Capitale – e siamo grati e riconoscenti per quello che ha fatto e non si può non ricordarlo e lasciare traccia di questo ricordo ovunque sia possibile. Nessun sacrificio è vano, il sorriso e la speranza degli afgani che abbiamo visto oggi a Sanremo ci fa comprendere che ogni goccia di sangue versato non è stata vana ma ha seminato qualcosa che fiorirà”.
“E’ stata una cerimonia toccante anche per il contesto mondiale e per quello locale con i duecento afgani ospiti a Sanremo – ha detto Alberto Biancheri – ed è stata questa anche un’occasione per ringraziare l’Esercito e la Croce Rossa per quello che stanno facendo. Soprattutto è stato anche il momento di abbracciare i genitori di Tiziano, e sottolineare che quello che gli è successo non è stato vano. Quello che stiamo vedendo in questi giorni in Afganistan non ce lo saremmo mai aspettato ma siamo sicuri che quanto è stato seminato con il sacrificio e il dolore potrà servire alle future generazioni per un ritorno alla normalità”.
Mario Conio sindaco di Taggia ha ribadito: “E’ una ferita aperta in tutta la nostra comunità ma da questo dolore bisogna trovare spunti positivi e propositivi. Nella sua vita troppo breve, Tiziano ha trasformato in missione la sua voglia di aiutare i giovani. Dobbiamo portare avanti questo messaggio come sta succedendo in questi giorni a Sanremo, speranza e accoglienza sono temi universali che non ci devono dividere. E’ bello poter ricordare Tiziano e i suoi messaggi che ha trasmesso in vita”.
“Essere qui oggi è un atto dovuto, voluto e molto sentito – ha detto l’assessore regionale Gianni Berrino – in particolare in questi giorni. Ricordare un nostro cittadino rivierasco che ha perso la vita per la libertà altrui fa molto pensare visto come sono andate le cose in Afganistan. Aldilà di ogni considerazione, spero che si avverino le parole dette dal sacerdote durante la benedizione della targa: in questi vent’anni trascorsi in quel Paese, troppi giovani si sono sacrificati per far capire al popolo afgano che esiste un altro modo di vivere senza essere sottomessi ad una dittatura che vuole imporre ogni cosa”.