Una seduta del Consiglio Comunale monotematica sull’argomento Rivieracqua. È quanto chiede l’opposizione seduta a Palazzo Bellevue come ci conferma Andrea Artioli di Liguria Popolare.
“Abbiamo presentato richiesta di incentrare le prossime sedute sugli argomenti Casa Serena e Rivieracqua. Io parlo a titolo personale e per Liguria Popolare ma confermo che c’è piena unità di intenti anche con gli altri gruppi all’opposizione nell’interesse della città”.
“Su Rivieracqua avevamo già presentato un’interpellanza lo scorso 31 gennaio – ricorda Artioli – ma la relazione dell’assessore alle Partecipate aveva ‘svicolato’ senza darci risposte concrete. Avevo chiesto in particolare spiegazioni sul passaggio di acqua da Amaie ad Amat a 11 centesimi al metro cubo e l’incremento imposto da Amat a Rivieracqua a 55 centesimi per la cessione della stessa acqua da distribuire ai comuni del dianese”.
“Non abbiamo ricevuto le risposte in Consiglio Comunale ma una risposta ce l’ha data il Tribunale con il decreto del 3 agosto che revoca il concordato fallimentare palesando che questo tipo di contratto ha causato uno scompenso economico”.
“È anche vero – chiarisce Artioli – che questo scompenso viene defalcato in sede di contabilizzazione quando Amat si trasferisce in Rivieracqua come fosse un anticipo, ma è altrettanto vero che comunque ha tolto liquidità al ‘gestore unico’ che non ha potuto pagare i fornitori. E ora c’è una fila di aziende e ditte importanti che così non sono più state in grado di affrontare l’ordinaria gestione e si trovano in situazione di rischio”.
“È di poco fa la notizia che l’acquedotto di Albenga – dice – aveva fatto la sua offerta per portare l’acqua sino ad Andora e poi servire tutto il Golfo dianese ad un prezzo inferiore di quello chiesto da Amat a Rivieracqua”.
“Insomma, ci sono così tante questioni che vanno affrontate seriamente perché l’acqua è un bene primario, deve rimanere pubblica come ha confermato anche il referendum. A Sanremo – conclude Andrea Artioli – abbiamo l’Amaie che è un patrimonio storico di capacità, conoscenza e professionalità, i pozzi nel Roya li abbiamo fatti noi sanremesi, e dunque su Rivieracqua vogliamo risposte ben precise”.