“Tutelare l’ambiente e regalare, a chi ci viene a trovare, un’esperienza unica”. Ecco gli obiettivi del Parco delle Alpi Liguri. A fissarli , anche se deve ancora insediarsi ufficialmente, Alessandro Alessandri, sindaco di Pieve di Teco, da qualche giorno nuovo presidente dell’ente. Subentra a Giuliano Maglio, primo cittadino di Montegrosso Pian Latte, su scelta della giunta e in particolare del vicepresidente regionale e assessore ai Parchi Alessandro Piana.
Una nomina importante per Alessandri. Uomo dell’entroterra, presidente dell’Unione dei Comuni dell’alta valle Arroscia e soprattutto grande amante della montagna alla quale dedicherà, inevitabilmente, molto tempo nei prossimi anni.
Nato nel 2007 il Parco ha margini di crescita importanti come volano turistico, ma senza mai dimenticare la primaria salvaguardia di flora e fauna. Da qui ripartirà Alessandri.
“Il Parco è un ente di fresca costituzione e quindi in questi anni ha cercato innanzitutto di strutturarsi per poter fare al meglio il proprio lavoro – esordisce il neo presidente. Oggi abbiamo una struttura adeguata per poter affrontare il futuro in maniera fattiva e costruttiva. Abbiamo delle zone particolarmente pregiate dal punto di vista ambientale nei comuni di: Rocchetta Nervina, Pigna, Triora, Montegrosso Pian Latte, Rezzo, Mendatica e Cosio d’Arroscia, ma il Parco non è solo quello. È infatti soggetto attuatore per tanti progetti europei che gli vengono affidati da Regione Liguria che ha dato allo stesso anche la gestione delle aree protette come i sic e le zps. È chiaro che la prima istanza va ai territori strettamente del parco e ai comuni del parco, però c’è una struttura tale per poter essere volano di tutto il territorio”.
Alessandri si concentra poi sul binomio parco-turismo: “Le sfide che ci aspettano solo molte – dice. Il turismo cambia e ha dinamiche diverse rispetto ai decenni precedenti. Oggi uno dei grandi asset è la ciclabilità. Con l’avvento dell’e-bike tutto l’entroterra diventa una potenziale pista ciclabile. Noi abbiamo la ciclovia bellissima Monesi-Limone, ma anche la grande possibilità di incrementare il cicloturismo e unirlo all’escursionismo classico a piedi”.
Dal turismo all’ambiente altro grimaldello della futura amministrazione: “Abbiamo una varietà di flora incredibile con una biodiversità eccezionale e unica a livello mondiale. Dovremo tutelare tutto ciò, ma renderlo anche conosciuto di persona o con la multimedialità che avrà, anch’essa, un ruolo importante con video e reportage. L’obiettivo rimane comunque lo stesso: salvare l’uomo di questi territori consentendogli la vita qui costruendo posti di lavoro in loco. La scommessa vera è garantire l’ambiente con al suo interno una presenza umana che possa vivere lavorando proprio per quest’ultimo”.
Sulla primissima cosa che Alessandri farà una volta insediato il neo presidente ha pochi dubbi: “Abbiamo due o tre dossier dei quali non ho ancora preso possesso – ammette. Uno che sicuramente è alla nostra attenzione è la situazione di Monesi, sarà una delle priorità. Intendo, già dal primo consiglio, aprire questa pratica e cercare subito un confronto, un tavolo con regione Liguria e gli assessori che la rappresentano sul territorio”.
Conclusione dedicata alle possibilità ancora inespresse del Parco: “Si tratta di un parco nuovo. Abbiamo grandi peculiarità come il fatto di confinare con altri due parchi e insieme facciamo un incredibile bacino naturalistico. I turisti non conoscono i confini. Abbiamo tante potenzialità con queste realtà importanti intorno che con un lavoro sinergico possono aiutarci a crescere velocemente. Certe cose sono però tutte da inventare, in alcuni posti sui parchi si sono costruite delle filiere di lavoro. Per farlo servono dei servizi. Come Unione dei comuni stiamo costruendo un centro apposito con questo scopo: tuteliamo l’ambiente per prima cosa, ma regaliamo anche a chi ci viene a trovare un’esperienza unica”.