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La società per la promozione dell’università di Imperia diventerà fondazione. Questo ciò che emerge, dall’odierna conferenza stampa con l’amministratore della Spu spa Gianni Giuliano, il presidente della Provincia di Imperia Domenico Abbo e il professor Andrea Zanini, direttore del campus.

Oggi l’approvazione del bilancio, in attivo, e il passo decisivo per la trasformazione della Spu in fondazione, Fondazione per la promozione dell’Università del ponente ligure il nome completo. L’ufficialità entro il 31 dicembre, all’appello dei tredici comuni soci manca soltanto quello di Diano Marina.

Il restyling dell’università imperiese non sarà però soltanto nella forma, ma anche nella sostanza. La Provincia ha infatti chiuso un accordo con Regione Liguria che si farà carico delle spese per la messa in sicurezza dello stabile che rimarrà comunque di proprietà dell’ente provinciale. Verrà inoltre offerto un nuovo corso incentrato sul campo agroalimentare che affiancherà il consolidato ambito turistico.

“Dodici comuni su tredici dei soci hanno già deliberato – ha esordito Giuliano. La trasformazione in fondazione è obbligatoria per legge. Noi vorremmo aprirla anche ai privati per portare veramente l’esigenza formativa sul territorio e dare uno sviluppo ai settori agrifood e turismo che abbiamo in mente di promuovere e che sono le due realtà che di fatto portano occupazione in provincia di Imperia”.

Soddisfatto anche il presidente Abbo che ha detto: “Abbiamo chiuso con la Regione una trattativa che andava avanti da alcuni anni. Daranno un contributo che metterà in sicurezza lo stabile e ci permetterà comunque di rimanere proprietari dell’immobile”.

A snocciolare i numeri dell’università del capoluogo, nonostante la pandemia, è invece stato il direttore Andrea Zanini: “Abbiamo avuto circa 110 laureati tra Giurisprudenza, il vecchio corso di Economia aziendale ormai in conclusione e il corso di Scienze del turismo. Una parte rilevante di questi laureati sta trovando occupazione e le iscrizioni per il prossimo anno stanno andando bene. Siamo dunque fiduciosi”.