Incompatibilità tra Governo turco, diritti civili, parità di genere e ingresso in UE
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione 31, presentata da Mabel Riolfo (Lega Liguria-Salvini) e sottoscritta dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta a condannare ogni tipo di autoritarismo posto in essere dal Governo turco, a favore del rispetto delle convenzioni internazionali, dei diritti umani e della parità di genere, ribadendo in ogni sede competente la ferma contrarietà all’ingresso della Turchia in Unione Europea. La mozione, inoltre, impegna la giunta a chiedere al Governo, ed in particolare al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che venga convocato quanto prima l’ambasciatore turco per manifestare ufficialmente la ferma condanna dell’Italia rispetto all’atteggiamento del presidente turco contro le opposizioni.
Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini), Gianni Pastorino (Linea Condivisa) e
Davide Natale (Pd-Articolo Uno) hanno espresso parere favore alla mozione
Convenzione di Istanbul, rispetto dei diritti umani
Il Consiglio regionale con 10 voti a favore (minoranza), 16 contrari e 2 astenuti (Vaccarezza di Cambiamo con Toti presidente e Riolfo della Lega Liguria Salvini) ha respinto l’ordine del giorno 301, presentato da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto dai colleghi del gruppo, che impegnava la giunta a denunciare i rischi di violazione dello stato di diritto posti in essere dai governi turco, polacco e ungherese, ribadendo il rispetto delle convenzioni internazionali, dei diritti umani e della parità di genere e la necessità che Ungheria e Polonia rispettino i Trattati Europei e i valori su cui si fonda l’Unione. Il documento chiedere al Ministero degli Affari Esteri che siano convocati gli ambasciatori turco, ungherese e polacco per manifestare ufficialmente la ferma condanna dell’Italia.
Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini) ha espresso parere contrario dichiarando che la situazione in Turchia, per quanto riguarda giustizia e democrazia, è peggiore della situazione in Polonia e Ungheria.
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) e Davide Natale (Pd-Articolo Uno) hanno espresso parere favore all’ordine del giorno.