“Leggo con grande stupore (e qualche amarezza per talune dichiarazioni ben al di là del confronto istituzionale) della preoccupazione dei sindaci del Distretto numero 1 sulla sorte dell’Ospedale di Bordighera. Francamente non comprendo da dove scaturiscano queste preoccupazioni: come già più volte chiarito in ogni sede, il sistema sanitario regionale sarà potenziato dalla revisione del Piano socio-sanitario, non certo indebolito, anche alla luce della pandemia appena vissuta e degli ingenti fondi che il Paese stanzierà nei prossimi anni. Ciò vale per tutti i presidi sanitari compreso quello di Bordighera. Ad oggi per l’Ospedale di Bordighera è previsto un percorso di privatizzazione che ne potenzierà qualità e quantità delle prestazioni”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti sulle dichiarazioni dei sindaci del territorio riguardo il futuro dell’ospedale di Bordighera.
“È possibile – prosegue Toti – che il piano nazionale Pnrr e le esigenze di rafforzare ulteriormente la rete dei presidi sanitari possa coinvolgere anche quel nosocomio in un percorso di ulteriore rafforzamento, non certo di depotenziamento. Chi legge diversamente la realtà temo non comprenda lo spirito della nostra riprogrammazione o, in taluni casi, inserisca nel ragionamento un quid di troppo di malizia e polemica politica, inappropriata per il momento”.
“Come ben sanno i sindaci – aggiunge il governatore -, il Paese e il sistema sanitario sono ancora soggetti alla legislazione di emergenza Covid, decisa dal Governo, solo al termine della quale potremo operare per un pieno ritorno alla normalità del sistema sanitario regionale. Stiamo usando questo tempo insieme ai nostri tecnici per costruire un piano strategico per l’intera regione che ci consenta di ripartire con efficacia. Abbiamo ovviamente già anticipato che tale piano sarà oggetto di confronto con tutti i territori e tutte le categorie non appena saranno chiari anche gli indirizzi governativi nel campo sanitario. Alimentare paure infondate e alzare barricate di cui non vi è alcun bisogno non aiuta la programmazione del futuro”.
“Quanto all’attenzione per il Ponente – conclude Toti -, francamente la presenza di ben tre assessori, del vice-presidente della Giunta espressione di quei territori, la mole degli investimenti fatti in questi anni e programmati per il futuro, dalla sanità, all’acqua, ai lavori pubblici che solo la scorsa settimana ho visitato, parlano da sole. Ogni altra considerazione è inutile, ingenerosa e strumentale polemica”.