“Purtroppo dalla sera del 2 ottobre la situazione è drasticamente cambiata. Ci siamo risvegliati nel silenzio più totale. Per noi commercianti che operiamo sulla statale 20 da quel giorno è stata la fine. Da un flusso di 4mila macchine siamo passati a 30 al giorno”.
Si potrebbe riassumere con le parole di questo commerciante la drammatica situazione della val Roja. Non solo per gli ingenti danni immediati subiti con la tempesta Alex di ottobre, ma anche e soprattutto per ciò che ne è scaturito. Un semi isolamento che sta piegando giorno dopo giorno un’intera valle e le sue attività commerciali orfane del passaggio di piemontesi e francesi.
A otto mesi dalla tremenda notte del 2 ottobre abbiamo incontrato diversi esercenti della zona per ascoltare le loro preoccupazioni e problematiche.
“Senza francesi e piemontesi commercialmente è cambiato tutto”, “Ho dovuto lasciare a casa 10 dipendenti”, “Siamo preoccupati per il futuro dei nostri figli e nipoti”, “Non capisco queste guerre tra Italia e Francia che continuano a susseguirsi perché noi e i nostri vicini della valle siamo come fratelli”.
Sono queste alcune delle frasi più significative pronunciate dai commercianti stremati da una situazione resa ancor più complessa dai continui lavori in corso nel tunnel che unisce Airole e Ventimiglia. Tratto di strada regolato da semaforo che, come spiegato da chi opera nella zona allunga a 40 minuti di viaggio, almeno, per giungere sulla costa e porta a un’ulteriore perdita di clientela.
Le interviste complete ai commercianti nel reportage di Riviera Time.