È stata scelta, tra una rosa di tre finalisti, la scultura vincitrice del concorso “Corsaro Nero, tra realtà e fantasia” che andrà a caratterizzare uno degli angoli più suggestivi di Ventimiglia, città legata alle proprie tradizioni, ma proiettata in un futuro di rinascita.
La Giuria, presieduta dall’imprenditore Robert Thielen e formata dal sindaco Gaetano Scullino, dallo storico dell’arte Joachim Pissarro, dal direttore di Fondazione Palazzo Strozzi Arturo Galansino e dal ricercatore e giornalista Giammarco Puntelli, ha individuato nell’opera dello scultore milanese Fabio Pozzi la piena sintonia tra lo spirito del concorso e la creatività.
Agli scultori era stato chiesto di trovare nell’opera salgariana un proficuo dialogo tra arte e letteratura, unitamente a fonti di ispirazione diretta o suggestioni evocative e innovative per affascinare l’immaginario collettivo.
Il bozzetto vincente, in chiave classica e figurativa, pone l’accento su una composizione nella quale la figura del gentiluomo d’oltremare suggerisce il racconto di sé e, con lo sguardo fisso davanti, il volto levigato con estrema perizia che rimanda ai nobili natali, sembra scrutare quel mare nel quale si compirà il suo destino.
Simbolo di vendetta spietata, intorno alla quale intreccia le sue travagliate avventure, il Corsaro Nero ha un rigido codice d’onore che lo porta ad assumere, a volte, tratti deliranti e autodistruttivi e che lo inducono a tener fede fino in fondo all’atroce vendetta che ha giurato. Ma è anche il raffinato ed elegante aristocratico che, se pur in circostanze eccezionali, dà voce alle emozioni ed è questo aspetto che il suo autore ha scelto di esaltare.
Fabio Pozzi, classe 1972, si è diplomato con il massimo dei voti all’Accademia di Brera; per la sua maturità artistica è stato fondamentale l’incontro con Francesco Messina, uno dei massimi scultori del Novecento. La sua produzione spazia da opere di piccole dimensioni per collezioni private, a grandi monumenti per spazi pubblici. Sue opere sono presenti in diversi paesi del mondo, in particolare negli Usa.
Il Corsaro di Ventimiglia sarà alto 2 metri e 40, in creta, sulla quale verrà fatta una formatura in gesso a perdere, una tecnica le cui origini risalgono ai tempi degli Egizi. La successiva resina, materiale resistente alle intemperie, consentirà un’ottima patinatura del manufatto.
“Siamo felici di aver preso parte a questo concorso come sponsor dell’iniziativa in qualità di Borgo del Forte. È stato un grande piacere per me, inoltre, aver partecipato come presidente alla giuria, insieme a Joachim Pissarro e Arturo Galansino che hanno accettato il mio invito ad unirsi a questo prestigioso team di giudici. Sono molto legato a Ventimiglia e alla sua storia, ed è nel nostro intento valorizzarne la bellezza e i tesori nascosti”, dichiara Rob Thielen.
“Il Corsaro Nero ha le carte in regola per essere definito un’eccellenza ventimigliese – interviene il sindaco Scullino – e la città, anche con questo concorso, ha voluto riappropriarsi della sua leggenda, indagarne la sua storicità, farne un “eroe cittadino”, valorizzando le sue origini, e trasformandolo in un’opportunità di notorietà sia turistica, che culturale”.
Già da tempo il vento del corsaro ha cominciato a soffiare sulla città di confine. Fra gli appuntamenti del passato si ricordano la mostra, nel 2005, al Forte dell’Annunziata, “Il Corsaro Nero, immaginazione e immagine”, due edizioni della Battaglia di Fiori, un corteo storico e una Notte Bianca particolarmente suggestiva.
“Il 2021 doveva essere l’anno della svolta – evidenzia l’assessore Bertolucci – con una nutrita serie di eventi celebrativi: conferenze, mostre, eventi sportivi ed enogastronomici culminanti con la consegna della statua alla città. Un appuntamento rimandato che vedrà, comunque, un adeguato contorno festoso, ancora da definire, per la posa dell’opera”.
Il concorso ha preso il via nel dicembre 2020 all’interno dei soggetti promotori: Comitato Corsaro Nero, Commissione artistica città di Ventimiglia, progetto “Borgo del Forte”, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale ed ha coinvolto attraverso il supporto di Associazioni di categoria, gallerie e Accademie di Belle Arti ben 30 artisti provenienti da tutto il mondo. Una risposta quasi inaspettata, ma indubbiamente il fascino e la notorietà del personaggio, ormai tradotto in tutte le lingue, ha superato ogni ostacolo, dando luogo a pregevoli interpretazioni.