La colomba batte uova di cioccolato, e si classifica il dolce preferito delle feste, anche se in una famiglia su 3 (31%), a livello nazionale, si preparano in casa i dolci e piatti tipici della Pasqua nel rispetto delle tradizioni locali, con gli italiani costretti tra le mura domestiche dal lockdown per l’emergenza Covid.
È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè sulle tavole della Pasqua, in cui si evidenzia che la colomba è presente nel 64% delle tavole, 3 punti percentuali in più rispetto all’uovo di cioccolata. Se nell’acquisto di prodotti si verifica dunque un testa a testa, la vera novità è rappresentata dalla necessità di passare il tempo fra le mura domestiche che ha spinto al ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta di ricette e i dolci della tradizione.
“La preparazione dei dolci e dei piatti tradizionali delle feste – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – è un’attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne all’interno delle mura domestiche, che continua a spingere, peraltro, la spesa del carrello con una ricerca sempre più attenta alla qualità e alle produzioni locali. In Liguria vantiamo una tradizione culinaria molto varia, grazie alle numerose biodiversità presenti che permettono di ottenere piatti inconfondibili come, ad esempio, la Torta Pasqualina, una torta salata tipica della zona di Genova, cotta al forno e ripiena di verdure, uova e formaggio che in passato rappresentava la portata principale del menù di Pasqua. Ad essa si affiancano le lasagne al pesto di Basilico Genovese DOP o quelle di verdure, secondi a base di carne o pesce, e per dolce crostate con confetture locali, canestrelli e i tipici Cavagnetti di Pasqua, dal dialetto “cavagna”, che sono dei piccoli cestini di pasta dolce lievitata che racchiudono un uovo sodo, simbolo pasquale della rinascita. Per ottenere dei menu sani e genuini, consigliamo di scegliere, per ogni occasione, ingredienti locali, tracciabili e garantiti, venduti direttamente presso le aziende agricole ed ittiche, nelle botteghe e presso i mercati di Campagna Amica Liguria, sostenendo, allo stesso tempo, l’economia e l’occupazione territoriale”.