Inserimento dei codici Ateco esclusi dai ristori
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 120, presentato da Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta ad inserire nel bando di 7,7 milioni a fondo perduto previsti dal Decreto legge n.157 del 2020, rivolto alle categorie economiche di piccolissima dimensione maggiormente colpite dalle restrizioni Covid, i codici ATECO che riguardano attività e club sportivi, impianti sportivi polivalenti e impianti per eventi sportivi al coperto rimasti chiusi per la pandemia in modo da permetterne l’accesso ai ristori per la pandemia. Nel documento si ricorda che nella prima fascia rientrano tutte le categorie economiche di piccola dimensione che hanno subìto una chiusura totale e che nella seconda fascia ci sono le categorie soggette a restrizione parziale.
Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha ricordato la proposta di legge presentata su questo tema dal suo gruppo e ha dichiarato voto favorevole all’ordine del giorno.
L’assessore al lavoro Gianni Berrino ha sottolineato che l’assessore allo sviluppo economico Andrea Benveduti (oggi assente, ndr) si era già espresso a favore dell’ordine del giorno.
Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente) ha ribadito l’attenzione della Regione alle categorie più in difficoltà, fra cui gli ambulanti, e ha annunciato voto favorevole.
Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini) ha annunciato voto favorevole all’ordine del giorno
Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha annunciato, nel corso del suo intervento, voto favorevole al provvedimento.
Veronica Russo (FdI) ha rilevato che la maggioranza è favorevole all’ordine del giorno in quanto il tema è di grande attualità.
Alessandro Bozzano (Cambiamo con Toti presidente) ha ribadito l’attenzione anche della maggioranza alle esigenze delle categorie economiche durante la pandemia.
Claudio Muzio (FI-Liguria Popolare) ha espresso parere favorevole all’ordine del giorno.
Aggiornamento dell’inventario regionale delle emissioni, rinvio in commissione
E’ stata rinviata in commissione la mozione 4 presentata da Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) e sottoscritta dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta ad aggiornare entro 90 giorni l’inventario delle emissioni regionali; implementare la rete di centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria in porto; a chiedere di prolungare l’accordo Genoa Blue Agreement, estendendolo anche ai traghetti, di riattivare entro 30 giorni il tavolo istituzionale organizzato dal Comune, assicurando la presenza degli armatori, a monitorare la realizzazione del progetto di elettrificazione delle banchine del Porto Crociere e del Porto Traghetti; a suggerire ad Autorità di Sistema Portuale l’applicazione di tariffe differenziate per le navi meno inquinanti e, infine, a vietare l’uso in porto di sistemi di depurazione in circuito aperto (scrubber) verificando il corretto smaltimento dei “fanghi” residui del processo di desolforazione.
L’assessore all’Ambiente Giacomo Giampedrone ha ritenuto il testo sostanzialmente condivisibile ma ha fatto, punto per punto, alcune osservazioni e ne ha chiesto il rinvio in commissione per riportare in aula un testo condiviso. La proposta è stata accolta da Rossetti, che ha chiesto di svolgere gli approfondimenti in tempi brevi.
Relazione del presidente Toti sulle prossime misure per contrastare il contagio da Covid19
Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha chiesto al presidente della giunta, con delega alla sanità, Giovanni Toti di aggiornare l’Assemblea sulle ultime misure che saranno assunte a livello regionale per contrastare il Covid19.
«L’ordinanza è alla firma elettronica in questi minuti e vieta, a partire dalla mezzanotte di oggi fino alla mezzanotte di lunedì di Pasquetta, di soggiornare e di recarsi nelle seconde case spostandosi sia all’interno dei Comuni della Liguria sia provenendo da fuori Liguria». Toti ha aggiunto: «È un’ordinanza suggerita dal nostro Sistema Sanitario. Non sfugge a nessuno – ha aggiunto – che i territori intorno a noi sono “rossi” per lo più, mentre la Liguria ancora oggi è arancione. Quindi è molto elevato il rischio che tante persone che si muovano provengano da territori dove l’incidenza è alta». Il presidente ha specificato la situazione epidemiologica in Liguria: «I dati sono in crescita nel Ponente, e oggi mi riferisco alla provincia di Savona, anche se ormai da alcuni giorni notiamo un nuovo incremento anche nella provincia di Imperia». Il presidente ha spiegato: «Pertanto, essendo da giovedì, di fatto, l’Italia bloccata già dal Decreto Draghi abbiamo ritenuto prudente aggiungere questa misura, essendo la Liguria nelle festività di Pasqua una delle mete tipiche tradizionali». Il presidente ha aggiunto: «Al di là del fatto che, ovviamente, la sanità ha priorità su tutto, anche il danno economico al nostro settore del turismo e del terziario sarebbe stato comunque già evidente a causa delle misure nazionali. Stiamo parlando – ha detto – di un territorio dove bar, ristoranti, alberghi, stabilimenti balneari sarebbero stati comunque chiusi». Il presidente ha specificato: «Se non utilizziamo questi giorni, sommando le misure nazionali anche a questa misura aggiuntiva locale, per cercare di abbattere la curva, rischiamo che la terza ondata sulla Liguria, porti la Regione a dover assumere, o il Governo nazionale, misure di contenimento pandemico quando le altre Regioni invece si trovavano già in una via di riapertura. Abbiamo preferito sommare una misura comunque di contenimento, e quindi dolorosa, – ha ribadito Toti – in un momento in cui già era tutto chiuso, anziché trascinarla più avanti per poi trovarci invece, in modo anticongiunturale, ad avere un mondo che riparte e una Regione Liguria in ritardo e che è costretta a chiudersi». Il presidente ha aggiunto: «E’ chiaro che noi oggi abbiamo una Regione che va a due velocità» riferendosi alla situazione nel savonese e nell’Imperiese rispetto a Genovesato, Tigullio e spezzino «dove, invece, i numeri sono decisamente meno preoccupanti, anche dal punto di vista della pressione ospedaliera». Il presidente ha precisato: «Questa mattina in Alisa la nostra “task force” stava elaborando un passaggio alla fase 4 del Piano di contenimento pandemico ospedaliero per i presìdi dell’ASL n. 1 e dell’ASL n. 2, precauzionalmente aumentando i posti letto sia di terapia intensiva sia di media intensità, in vista probabilmente di una continua pressione su quelle due aree. Se nelle prossime 36-48 ore non ci fosse un’inversione dei dati, che purtroppo non vedo al momento molto probabile, è possibile che per alcuni di quei distretti sanitari o per le intere province – ha detto – si possa pensare a un prolungamento di misure ulteriormente restrittive, anche alla luce dei parametri nazionali per l’assegnazione delle zone all’intera Regione». Il presidente ha poi distinto due aspetti: sanitario e politico. «C’è una valutazione di tipo sanitario, su cui non si discute nel modo più assoluto, – ha detto – nel senso che ormai abbiamo dei parametri piuttosto rigidi e anche piuttosto consolidati, e vi è un ragionamento di tipo politico: è chiaro che, se il decreto del Governo utilizzerà aprile per raffreddare il più possibile la pandemia, per poi arrivare ad una riapertura graduale a partire dall’ultimo terzo del mese di aprile e poi nelle prime giornate del mese di maggio, credo che sarebbe sbagliato agire in modo anticongiunturale, cioè andare prima a riaprire tutto quello che si può, o non chiudere quello che sarebbe forse più prudenziale chiudere, per poi trovarci ad affrontare, mentre altri avranno un momento di riapertura, un momento di contenimento». Il presidente ha spiegato: «E’, dunque, meglio allineare lo sforzo della Regione allo sforzo del Governo con le medesime tempistiche e i medesimi obiettivi» e ha concluso: «Ho chiesto ad ANCI e ai Sindaci un confronto per venerdì per poter poi dare delle indicazioni alle famiglie e ai cittadini per il martedì, così come domani e dopodomani ho organizzato riunioni con tutti i nostri operativi delle Aziende sanitarie sia del Savonese che dell’Imperiese per valutare la situazione e poi prendere le misure che, prima di tutto i sanitari, riterranno più idonee e che poi, con il Governo, riterremo più coerenti per cercare di ripartire ai primi di maggio – come mi pare sia intenzione del Governo – avendo chiuso anche i focolai che restano più pericolosi di pandemia sul nostro territorio».
Tavolo tecnico permanente sulla viabilità ligure
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 109, presentato da Armando Sanna (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta a sollecitare la definizione di un tavolo tecnico permanente che coinvolga Regione, Prefetture, Concessionari delle reti autostradali, Città Metropolitana di Genova, Province, Comuni ed Associazioni di Categoria, per strutturare coordinamenti territoriali adeguati a favorire una gestione tempestiva, funzionale e, possibilmente, preventiva, con le competenti prefetture delle criticità gravi che ciclicamente si verificano sulle reti stradali ed autostradali Liguri. Nel documento si ricorda che ANCI Liguria il 31 dicembre 2020 ha rimarcato alle Prefetture Liguri l’esigenza di un maggiore coinvolgimento dei Comuni, nella definizione di “Piani coordinati di intervento in caso di nevicate sulla rete stradale e autostradale della Liguria”, per permettere una effettiva pianificazione coordinata di interventi, che tengano conto delle esigenze delle reti autostradali e delle viabilità ordinarie.
L’assessore alle infrastrutture Giacomo Giampedrone ha chiesto alcune modifiche che sono state accolte dal Sanna.
Finanziamento della struttura sportiva Zaccari a Camporosso
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 110, presentato da Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta a finanziare con il Fondo strategico regionale 2020, dedicato alla ristrutturazione delle strutture sportive, i lavori per il “Campo polisportivo Raul Zaccari” di Camporosso (IM) per garantire alle società sportive dilettantistiche di Vallecrosia, Bordighera, Camporosso e Ventimiglia di praticare l’attività in un impianto adeguato. La struttura viene utilizzata da 18 Comuni del comprensorio ed esiste una convenzione tra Vallecrosia, Bordighera, Camporosso e Ventimiglia che permette alle società sportive dilettantistiche dei Comuni firmatari di usufruire della struttura che, peraltro, necessita di lavori di ristrutturazione senza i quali è reale il rischio di chiusura.
L’assessore allo sport Simona Ferro ha illustrato le misure già assunte nel settore dalla giunta spiegando al proponente le procedure che dovranno essere assunte nel caso specifico.
Veronica Russo (FdI) ha ricordato il suo impegno, nella sua precedente funzione di amministratore locale, per il futuro della struttura e si è dichiarata a favore del provvedimento.
Deposito di legname sugli arenili
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 116, presentato da Davide Natale (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto dai colleghi del gruppo, relativo al legname spiaggiato sugli arenili a seguito delle ondate di piena dei fiumi. Il consigliere ha ricordato che i canoni per le concessioni demaniali rilasciate su tali corsi d’acqua sono incassati dalla Regione e che vanno destinati a interventi per la difesa del suolo, con priorità per le manutenzioni ordinarie. Secondo Natale occorre una maggiore proporzione tra gli interventi e le somme incassate dai canoni. L’ordine del giorno impegna, dunque, la giunta a incrementare la quota di risorse previste per il finanziamento degli interventi relativi alla difesa del suolo, riportandole alla percentuale prevista dalla legge di riforma delle competenze tra Province e Regione, privilegiando gli interventi nelle aree dove sono state riscosse le concessioni.
L’assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone ha rilevato che il tema merita l’attenzione del Consiglio e ha ricordato che la giunta negli ultimi sei anni ha incrementato la percentuale portandola al 30% rilevando, però, che si tratta di fondi attualmente vincolati e ha proposto una modifica al testo, che è stata accolta da Natale.
Condizioni del popolo Saharawi
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione n. 6 presentata da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) e sottoscritta da Fabio Tosi (Mov5Stelle), Gianni Pastorino (Linea Condivisa) e Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio sansa Presidente), che impegna la giunta ad attivarsi presso la Conferenza Stato Regioni affinché si svolga rapidamente il referendum per la autodeterminazione del popolo Saharawi, a valorizzare i patti di amicizia, i gemellaggi e le iniziative di solidarietà sorti negli enti locali e nell’associazionismo ligure, a promuovere il rafforzamento del sostegno alle associazioni sul territorio regionale che si occupano di cooperazione internazionale per il miglioramento della condizione di vita della popolazione Saharawi. Nel documento si ricorda che la popolazione è divisa fra campi profughi in Algeria e territori occupati dal Marocco in cui sono state segnalate violazioni dei diritti umani.
Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha annunciato il voto favorevole al documento.
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha denunciato la drammatica situazione del popolo Saharawi.
L’assessore alle politiche giovanili Ilaria Cavo ha espresso il proprio parere favorevole
Stefano Mai (Lega Liguria Salvini) ha dichiarato il proprio parere favorevole a nome del gruppo.
Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente) ha ribadito il voto favorevole del gruppo.
Claudio Muzio (FI-Liguria Popolare) ha espresso apprezzamento per l’iniziativa assunta dai colleghi consiglieri.
Iniziative a favore di strutture socio sanitarie in fase Covid
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione 11, presentata da Mabel Riolfo (Lega Liguria-Salvini) e sottoscritta dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta a provvedere alla ripresa degli ingressi di anziani e disabili nei servizi residenziali; a valutare un aumento dei ristori, compatibilmente ai vincoli di bilancio, entro l’anno alle strutture residenziali convenzionate per i costi aggiuntivi sostenuti a partire dalla Fase 1 e per la mancata occupazione dei posti letto, a causa del blocco degli ingressi disposto dalle autorità sanitarie; a riorganizzare la rete dei servizi rivedendo la linea della “marginalità economica” o “regressione tariffaria”, che penalizza le strutture che lavorano a pieno regime; programmare l’ampliamento e l’adeguamento dell’offerta di servizi sul territorio; sperimentare strutture residenziali per anziani nelle aree interne; portare a compimento la rilevazione dei bisogni delle persone disabili iniziata nella scorsa legislatura; analizzare il problema degli adolescenti con disagio psicologico e dare attuazione alle Comunità ad alta complessità; attivare il Tavolo di lavoro con le rappresentanze delle strutture socio-sanitarie per la revisione del sistema tariffario regionale e, infine, a proseguire nella sperimentazione del modello di “Residenza Aperta”.
Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno), Gianni Pastorino (Linea Condivisa), Fabio Tosi (Mov5Stelle), Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa Presidente), Stefano Balleari (FdI), Claudio Muzio (FI-Liguria Popolare) hanno espresso parere positivo al documento.