Secondo sopralluogo, propedeutico al progetto ‘Porta del Mare‘, alle ciminiere delle ex Ferriere di Imperia per il vicesindaco Giuseppe Fossati e l’esperto di tecnica delle costruzioni Paolo Napoli.
In particolare le tre torri onegliesi risalgono al 1906 e la più alta, sulla quale si è concentrata l’ispezione odierna, arriva a 70 metri.
“L’attività di quest’oggi è legata alla ciminiera più alta – spiega il professor Napoli. L’abbiamo potuta visionare da fuori e da dentro con una telecamera speciale. Abbiamo già visto e studieremo le immagini. Lo stato non è buono, anzi è gravemente ammalorato il rinforzo in cemento armato. Dopo questa fase di verifiche ne avremo una analitica. Se la sicurezza delle ciminiere non risulterà adeguata bisognerà formulare un piano di consolidamento finché la conservazione sarà possibile. Nel caso della ciminiera più alta c’è qualche dubbio con una situazione di pericolo per gli operai”.
“Si sta facendo un approfondimento tecnico molto importante – aggiunge Fossati. L’amministrazione ha posto come priorità la messa in sicurezza delle ciminiere prima di consentire qualsiasi tipo di intervento edilizio. La situazione non sembra particolarmente rosea, ma i tecnici faranno oltre a una presa visone diretta delle elaborazioni scientifiche per capire la resistenza, cosa si può fare e calcolare i costi.
Il soggetto che intende intervenire in quest’area – prosegue – ha prospettato un suo piano economico finanziario e l’amministrazione ha posto la sicurezza del sito come condizione. Quindi che l’intervento sulle ciminiere sia a carico del soggetto privato oltre ai normali oneri di urbanizzazione. Il privato ha dato la sua disponibilità e sta facendo questi accertamenti a sue spese. Le ciminiere sono un simbolo e sono vincolate da parte della soprintendenza. Si vorrebbero mantenere, ma va capito se ci sono le condizioni e a quali costi”.