Oggi alle 12 torna a riunirsi la cabina di regia governativa per stabilire i colori delle regioni nella lotta al covid-19. Per l’ultimo decreto firmato dal premier Mario Draghi fino al 6 aprile sono, in pratica, due le fasce disponibili: arancione o rossa.
La nostra Liguria sarà dunque arancione, nonostante i numeri di incidenza del virus sarebbero vicini al vecchio giallo come confermato ieri dal presidente Giovanni Toti.
C’è attesa poi per conoscere cosa ne sarà dell’Italia dopo il periodo pasquale. Le decisioni ufficiali dovrebbero essere prese durante la prossima settimana, ma già oggi se ne inizierà a discutere approfonditamente.
Primo tema quello delle scuole che, dati epidemiologici permettendo, dovrebbero in larga parte riaprire alle lezioni in presenza subito dopo Pasqua su volontà dello stesso primo ministro Draghi. Per farlo potrebbe essere valida l’ipotesi avanzata dal ministro per l’Istruzione Patrizio Bianchi ovvero il monitoraggio periodico, attraverso test rapidi, del contagio tra i banchi.
E il resto?
Questa la domanda che si pongono milioni di italiani. La sostanziale novità potrebbe essere il ritorno della zona gialla, soppressa come sopradetto dall’ultimo decreto, anche se la parte medica della cabina non sarebbe d’accordo. Anche in un’eventuale zona gialla rimarrebbero comunque in vigore il coprifuoco alle 22 e le serrate di palestre, piscine, ma anche cinema e teatri che, all’inizio dell’era Draghi, sembravano poter riaprire alla fine del mese in corso. Per i ristoranti niente aperture serali, ma soltanto asporto dalle 18 in avanti.
L’ufficialità entro la settimana con la speranza che i dati della pandemia calino nelle prossime ore.