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“Abbiamo perso il conto di quante volte abbiamo svolto lezioni in presenza e poi a distanza, e poi di nuovo in presenza ed ora di nuovo a distanza”. Lo dice Claudio Valleggi, preside del Liceo Cassini di Sanremo che oltre ad accettare, volente o nolente, le direttive dei vari Dpcm risponde sempre con grande disponibilità e gentilezza alle domande.

“Siamo arrivati al punto che ormai si prendono decisioni settimanali, oggi su questo aspetto è intervenuto anche Ettore Acerra che è il nostro Direttore generale dell’Ufficio Scolastico regionale ligure il quale ha chiesto al Governo una cadenza almeno quindicinale su lezioni con Dad o ‘in presenza’. L’unico aspetto positivo è che i docenti sono ormai molto preparati per le lezioni a distanza ma è certo che speravamo tutti di affrontare un’annata diciamo più ordinata”.

“Sono ragionevolmente convinto che dopo le vacanze di Pasqua rientreremo anche se parzialmente in presenza. Per quel che ci riguarda, la didattica al 50% ha dato esiti positivi anche se è inevitabile che gli studenti avranno qualche difficoltà dal punto di vista della preparazione e soprattutto è venuta meno la funzione base della scuola che è quella di mettere tutti nelle stesse condizioni. Nell’aula gli studenti sono tutti uguali, con il loro libro e con gli strumenti necessari per seguire le lezioni, con la didattica integrata a distanza le diverse condizioni famigliari, gli strumenti disponibili a casa sono diversi e quindi bisogna dire che la dad ha danneggiato o impedito di aiutare gli studenti più fragili”.

“Ci sono poi esigenze biologiche tipiche dell’età adolescenziale. Dover dire ai ragazzi di non abbracciarsi e nemmeno stare troppo vicini quando l’impulso naturale è proprio quello non ci fa piacere. Conto sul fatto che siamo a Sanremo e che con la bella stagione miglioreranno i dati sulla pandemia e torneremo ad una certa normalità e cercheremo di effettuare la consegna dei diplomi di fine anno con una cerimonia un po’ più solenne proprio per sottolineare l’importanza del risultato raggiunto in questa emergenza”.

Quanti casi di contagio sono stati registrati qui nel Cassini?

“Ho già dichiarato che non abbiamo avuto alcun caso di contagio sviluppato all’interno dell’istituto. Un mio pensiero è che forse si poteva concedere più fiducia ai dirigenti scolastici per un’analisi minuziosa, scuola per scuola se non classe per classe, sulla situazione pandemica. I provvedimenti invece si prendono a livello nazionale, al massimo regionale, e comunque senza che noi si possa intervenire. È un peccato, l’autonomia scolastica ha un valore costituzionale e invece se arriva l’ordine bisogna solo eseguire: meno responsabilità certo ma penso si sarebbe potuto lavorare anche sull’esigenza della singola istituzione scolastica e sulle sue evidenti differenze”.

“È uscita l’ordinanza sugli esami conclusivi che saranno di nuovo solo orali – spiega il Preside del Cassini – ma con la presentazione di un elaborato scritto sulle materie più caratterizzanti dei diversi indirizzi, elaborato che resterà alla scuola e farà da traccia al percorso che ogni studente ha intrapreso per arrivare all’atto finale”.

“Da ‘buon padre di famiglia’ ai nostri studenti consiglio l’impegno, l’esame bisogna farlo bene arrivando preparati – termina Claudio Valleggi – e questi pochi mesi che mancano saranno anche oggetto di recupero per quel che si è purtroppo perso in questo travagliato periodo”.