I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Veronica Russo, Stefano Balleari e Sauro Manucci hanno depositato un ordine del giorno che impegna il Presidente e la Giunta regionale a dare attuazione a quanto previsto dalla legge regionale 34 del 2008 che garantisce una idonea copertura finanziaria per attuare interventi a favore dei genitori separati o divorziati che si trovano in difficoltà economica e psicologica. I consiglieri, in accordo con l’assessore regionale alle Pari Opportunità Simona Ferro, chiedono inoltre che vengano promossi protocolli d’intesa con gli enti locali e gli enti pubblici e privati per la concessione ai genitori separati o divorziati di alloggi a canone agevolato in prossimità del luogo di residenza dei figli o comunque nelle vicinanze.
“Manteniamo una promessa fatta in campagna elettorale a seguito delle richieste presentate all’assessore regionale Gianni Berrino dall’Associazione per la Bigenitorialità e la tutela dei diritti dei figli nella separazione – affermano i consiglieri di Fratelli d’Italia – Riteniamo fondamentale garantire ai genitori separati la prosecuzione di un’esistenza dignitosa e il recupero dell’autonomia abitativa, il tutto nell’esclusivo interesse dei figli salvaguardando il loro diritto a conservare significative relazioni con entrambi i genitori e sottraendoli al rischio di esclusione sociale”.
“Il fenomeno della rottura dei legami matrimoniali comporta una crescente forma di fragilità sociale dovuta al fatto che un numero sempre più crescente di coniugi separati o divorziati vivono, anche nelle nostra Regione, in una condizione di disagio sociale ed economico – aggiungono i consiglieri – È nata una nuova forma di povertà che spesso non permette loro di sostenere il canone di locazione per una nuova abitazione al fine di poter mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con i figli”.
“La casa e l’abitare sono dimensioni fondamentali per la qualità della vita di ognuno di noi e lo sono ancora di più per i coniugi separati o divorziati con figli che spesso vivono una situazione di stress abitativo accentuato dalla impossibilità di garantire la loro piena espressione genitoriale: la legge regionale 34 del 2008 è importante perché dà garanzie in tutte queste direzioni”, concludono Russo, Balleari e Mannucci.