Confesercenti interviene con una nota stampa sul PUD (Progetto Utilizzo del Demanio) di Ventimiglia.
“Riteniamo che qualsiasi atto volto alla programmazione territoriale – interviene Ino Bonello presidente provinciale – deve essere il frutto di una vera concertazione e di un dialogo in ambito locale, con una volontà di entrambi le parti.
Confesercenti anche nella città di Ventimiglia vuole adottare questo modus operandi, convinti che le associazioni possano avere un ruolo importante nella vita amministrativa di una città.
Indubbiamente non possiamo condividere i toni assunti dall’Amministrazione Comunale rispetto alla gestione della pratica del PUD, espressi nella nota inviataci il 20 gennaio e con le dichiarazioni stampa rilasciate dall’assessore Tiziana Panetta che ha affermato che noi non abbiamo espresso pareri sulla pratica volutamente, pur essendo stati invitati, cosa assolutamente non esatta.
Fatta questa premessa di carattere generale, la nostra associazione, letta la proposta del Comune, sentiti gli operatori ed i nostri consulenti tecnici, esprime serie perplessità di carattere tecnico per la qualità del documento tecnico, privo degli elaborati necessari.
Sotto il profilo amministrativo riteniamo che un PUD debba contenere indirizzi e criteri per una pianificazione integrata dell’assetto costiero e per la tutela del paesaggio, per il mantenimento delle visuali, la qualificazione delle strutture balneari, il tutto per una migliore offerta turistico-ricreativa ed una migliore fruizione dell’arenile”.
“Noi abbiamo bisogno di conoscere meglio – aggiunge Taricco Patrizia, presidente cittadina – gli assetti futuri di tutta la costa, degli assetti delle aree demaniali marittime e delle spiagge libere, con una normativa piu dettagliata.
Da questo documento non si evince la visione amministrativa futura sull’utilizzo di tutte le aree libere, sulla possibile fruibilità turistica, sulla gestione di alcune aree di maggiore tutela ambientale (Area di Mortola, zona Calandre, ecc).
In questo documento non sono state indicate normative di riferimento recenti che riguardano specificatamente il settore balneare, riteniamo quindi il documento presentato, non rispondente alle esigenze di uno strumento di pianificazione generale così importante”.
“In queste condizioni abbiamo richiesto al Sindaco ed al Presidente del Consiglio – conclude Scibilia Sergio segretario provinciale – di riunire di nuovo la commissione competente, ascoltando il possibile contributo delle associazioni di categoria.
Vorremmo poter esercitare il nostro ruolo, apportare nostre idee, fornire proprie osservazioni, richieste, proposte ed integrazioni.
Crediamo che alcune norme indicate dal Comune di Ventimiglia, possano essere in contrasto con la normativa regionale, creare disfunzioni alla necessità delle imprese del settore balnerare di non essere danneggiate e poter offrire le loro capacità aziendali.
Il settore balnerare rappresenta un anello vitale del sistema di accoglienza turistica di una città e deve avere norme chiare, snelle ma in sintonia con le esigenze delle imprese e dei turisti, nel massimo rispetto dell’ambiente”.