Anche a Sanremo oggi si è svolta una cerimonia per ricordare i martiri delle Foibe, civili e militari italiani dell’estremo nord-est (Venezia Giulia, Istria, Dalmazia) massacrati a migliaia dai partigiani jugoslavi che li ritenevano tutti seguaci del fascismo alleato di Hitler, tra la fine della seconda guerra mondiale e l’immediato dopoguerra.
Presenti associazioni e semplici cittadini, e tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine, Polizia Locale e di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza. A rappresentare l’amministrazione comunale era presente il vice-sindaco Costanza Pireri e i due consiglieri Federica Cozza e Luca Lombardi.
L’assessore Pireri ha letto un messaggio del sindaco Biancheri: “Anche quest’anno commemoriamo tutte le vittime delle Foibe anche se le restrizioni imposte dalla pandemia non ci consentono di celebrare la ricorrenza come nel passato. Il ricordo non si deve mai fermare per far sì che tutte le vittime innocenti e questo dolore non vengano dimenticati. La memoria e il ricordo sono contributi necessari per realizzare un domani fondato su valori pieni di umanità, giustizia e condivisione, per dire basta alla violenza, alla sopraffazione, al dominio e lavorare tutti insieme per i diritti, la libertà e il dialogo, in una parola: la pace”.
Non è mancato un ringraziamento all’associazione nazionale ‘Venezia Giulia e Dalmazia’ rappresentata da Pietro Tommaso Chersola, presidente del Comitato provinciale di Imperia.
“Questo ricordo di una serie di eventi drammatici – dice Chersola – ha un’attinenza con il comune di Sanremo. Lo scorso 4 febbraio nel corso della seduta del Consiglio Regionale Ligure si è tenuta una solenne cerimonia per ricordare gli eccidi delle Foibe e a rappresentare la comunità degli esuli Giuliano-Dalmati è stato Franco Papetti presidente dell’Associazione Italiani Fiumani nel Mondo, nipote di Amedeo Papetti esule che nel 1946 giunse a Sanremo grazie al Prefetto del posto che aveva costituito uno dei primi comitati di profughi della Venezia Giulia e della Dalmazia”.
Dopo una approfondita spiegazione su quella tragica serie di eventi, lo stesso Chersola ha confermato che un numero abbastanza preciso delle vittime delle foibe che sono particolari voragini o pozzi della zona carsica, non è ancora stato completamente stabilito. Secondo alcune stime sarebbero tra tremila e cinquemila, altre invece portano a oltre diecimila questo numero, e alcuni dicono che potrebbero essere quasi ventimila.