“Non abbiamo mai messo in discussione la necessità di un bacino unico per il servizio idrico, abbiamo sempre contestato la capacità di gestione di Rivieracqua. Il passaggio dei prossimi giorni da AMAT a Rivieracqua avviene in ossequio alle disposizioni di legge.
In questa fase di transizione vigileremo a garanzia del patrimonio che è dei cittadini di Imperia, delle professionalità interne di AMAT, dei costi dell’acqua. Vogliamo rassicurazioni sul fatto che Rivieracqua possa gestire il depuratore, gli scarichi e tutte le reti. Ci siamo affidati a un legale di primissimo piano per la redazione di alcune dichiarazioni unilaterali, che presenteremo a latere del verbale di consegna, a tutela di Imperia e degli imperiesi.
Ora consegniamo i beni, subito dopo ci siederemo a un tavolo per avviare con urgenza un processo di riforma del modello di società, valutando l’ingresso di un socio privato che possa garantire l’afflusso di capitali e la messa a punto di un grande piano di investimenti sull’acqua, contenendo i costi.
Non potrà essere questa società, così com’è, ad essere il gestore unico di un servizio così importante per la nostra comunità“. Così il sindaco di Imperia, Claudio Scajola.