Tra la prima e la seconda settimana di questo mese di gennaio i controlli effettuati sulle acque reflue della città di Nizza hanno visto triplicare la concentrazione di Covid a dimostrazione di una nuova e consistente ripresa dei contagi.
Il quartiere più toccato da questo incremento è quello del porto dove i calcoli svolti determinano un tasso di contagio tra la popolazione pari all’8%. Queste analisi riescono a dare un quadro più completo sulla situazione epidemica in grandi centri come Nizza, essendo quasi impossibile sottoporre a test tutta la cittadinanza.
Gli esperti purtroppo prevedono che nel giro di una decina di giorni questi risultati si potranno tramutare in un aumento dei ricoveri anche nei reparti di terapia intensiva che nel dipartimento delle Alpi Marittime sarebbero già vicini al collasso.
Ieri il dato era di 83 pazienti soggetti ad una forma grave del contagio e bisognosi di cure intensive al punto che non viene scartata l’ipotesi di trasferire i malati in altre regioni francesi al momento in minor sofferenza.
Intanto l’Assemblea Nazionale ha confermato lo stato di emergenza sanitaria nazionale sino al 1 giugno e la Svizzera, come ha fatto tempo fa con l’Italia, ha deciso l’obbligo di quarantena per i viaggiatori in arrivo da Monaco e dalla macro-regione Paca.
In tutta la Francia si assiste ad una crescita dei contagi ma il Governo fatica a prendere la più impopolare delle decisioni, cioè quella del confinamento generale, un provvedimento durissimo che rientra però nelle opzioni disponibili quando è in vigore lo stato di emergenza.
D’altronde le misure adottate durante le feste di fine anno non hanno dato i risultati sperati e anzi la pandemia continua a progredire con una velocità di contagio tale da far supporre la circolazione della variante inglese o peggio quella sudafricana (che secondo alcuni sarebbe resistente al vaccino!) a macchia d’olio nell’esagono.
Il Principato di Monaco non è riuscito a sottrarsi a questa ondata. Ieri sono stati evidenziati altri 22 casi di positività per un totale, dall’inizio della pandemia, di 1.262 contagi a fronte di 1.050 guarigioni. Sono 130 i positivi seguiti dalle loro abitazioni mentre all’ospedale Princesse Grace sono ricoverate 42 persone, undici delle quali in rianimazione. Martedì 19 un altro decesso da Covid è stato accertato: si tratta della nona vittima dallo scorso mese di marzo ma è già la sesta dall’inizio dell’anno.