L’Agente, di recente assegnazione al Settore Polizia di Frontiera, diretto dal dr. Martino Santacroce, ha saputo gestire una delicata situazione dimostrando professionalità, prontezza di riflessi e temperamento.
È stato così tratto in arresto un cittadino palestinese di 23 anni, colpito da un Ordine di custodia Cautelare in carcere, emesso dal Tribunale di Roma proprio pochi giorni prima.
Lo straniero, ricercato nella capitale, si era reso irreperibile ma l’ottima memoria e la prontezza di un Agente della P. di S. che lo ha riconosciuto, ne ha permesso l’immediato arresto.
A carico dello straniero, colpito da Ordine di custodia cautelare in carcere, risultano una miriade di precedenti penali: rapina, resistenza, minaccia, estorsione, porto abusivo di armi, furto, tentato furto e maltrattamenti in famiglia. Proprio per la propensione costante a delinquere, il Tribunale di Roma aveva modificato il divieto di dimora in Roma con la misura della custodia cautelare in carcere. A quel punto, lo straniero aveva pensato bene di allontanarsi facendo perdere le proprie tracce e giungendo fino a Ventimiglia.
Per tale ragione erano state diramate foto e generalità agli Uffici di Polizia e proprio in quell’occasione, l’Agente della Frontiera aveva fissato nella memoria quell’immagine, tanto da riconoscerlo, il giorno seguente, in mezzo ad altri stranieri nei pressi di Piazza Costituente. Sebbene libera dal servizio, senza alcuna esitazione raggiungeva gli stranieri, chiedendo nel contempo rinforzo al vicino Commissariato.
Ad un tratto il giovane, forse consapevole della sua situazione, si dava alla fuga in via Cavour ma veniva prontamente raggiunto dai poliziotti e condotto negli Uffici del Settore di Frontiera dove, sottoposto a controlli AFIS e dattiloscopici, risultava essere proprio lo straniero ricercato a Roma.
Tratto dunque in arresto, al termine degli accertamenti di rito veniva condotto al carcere di Imperia.