“Il casinò di Sanremo è una “vittima” del Covid-19. Dall’inizio della pandemia la casa da gioco ha infatti subìto come e più degli altri le restrizioni imposte dalla pandemia. Con la differenza che il Casinò di Sanremo si è sempre dotato di tutti i dispositivi sanitari e di prevenzione necessaria ad evitare contagi. Già nella prima fase della pandemia fui in prima fila nel difendere non solo il diritto dei lavoratori a poter svolgere la loro attività ma anche per proteggere un territorio che, senza l’apporto dei proventi del Casinò, sarebbe andato in sofferenza. Ciò che puntualmente è avvenuto con i mancati introiti nelle casse del Comune di Sanremo, che grazie al versamento dei casinò riesce a garantire servizi e a poter organizzare iniziative sul territorio altrimenti precluse. La certezza che il casinò di Sanremo meritasse di rimanere aperto è sempre derivata dalla constatazione che il Consiglio di amministrazione ha allineato ai migliori standard di sicurezza i locali. Nonostante questo il casinò ha dovuto subire la chiusura forzata. Dopo la breve illusione di poter ricominciare a lavorare, con gli ultimi provvedimenti il governo è tornato sui suoi passi nonostante, ripeto, il casinò sia da considerare un luogo sicuro come dimostra il mancato contagio dei suoi lavoratori in questi mesi. Al primo provvedimento legislativo che approderà nell’aula della Camera dei deputati presenterò un ordine del giorno che impegna il governo a far riaprire il casinò e sono certo che non solo la parte politica che rappresento ma anche chiunque abbia a cuore il destino dei lavoratori, che sul casinò di Sanremo fondano le proprie prospettive di rilancio, saranno al mio fianco”.
Così, in una nota, il deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, Giorgio Mulé.