Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Liguria Popolare.
“Il movimento Liguria Popolare, presieduto e rappresentato da Andrea Costa, nelle sue articolazioni territoriali delle quattro province liguri ( rappresentato in provincia di Imperia dai coordinatori Bissolotti e Tommasini e dai consiglieri Artioli e Correnti) ha quale obiettivo prioritario della propria azione politica la tutela delle nuove generazioni e del loro diritto a crescere in una società che possa valorizzarne i meriti garantendogli una speranza di realizzazione concreta.
In quest’ottica sono la famiglia e la scuola gli ambiti nei quali occorre assicurare un intervento e un sostegno adeguato, anche nell’attuale quadro socio economico, italiano e ligure, caratterizzato dall’incidenza negativa che la pandemia in essere comporta. I nostri ragazzi e ragazze devono trovare adeguata considerazione da parte della pubblica amministrazione. Di primaria importanza é quindi la ripresa immediata, compatibilmente con l’andamento del quadro epidemiologico, dell’attività scolastica in presenza. Il decreto legge numero 1 del 5 gennaio 2021 , valutato il quadro complessivo della evoluzione pandemica e le misure adottate dalle Regioni per consentire una ripresa in sicurezza dell’attività scolastica, ha previsto la ripresa in presenza della stessa anche per le scuole superiori al 50% a partire dall’11 gennaio ma la regione Liguria, come altre, ha previsto un rinvio ad oggi individuato nella data del 18 gennaio. Il Tar Lombardia ha però disposto la sospensione dell’analoga ordinanza lombarda che aveva anch’essa posticipato la ripresa dell’attività scolastica in presenza.
Liguria Popolare è sicura che il Presidente Toti saprà avere a cuore la formazione e la scolarità delle ragazze e ragazzi liguri , anche per l’eccellente lavoro svolto nel potenziamento dei trasporti pubblici e del servizio sanitario in relazione alla emergenza pandemica, assicurando la ripresa dell’attività scolastica in presenza anche per studenti e studentesse delle scuole superiori a partire dal prossimo 18 gennaio. Ulteriori rinvii, infatti, non troverebbero giustificazione e non potrebbero che essere oggetto di impugnazione, analoga a quella svolta in Lombardia, davanti al TAR facendosi il movimento Liguria Popolare soggetto promotore attivo al riguardo per la tutela del diritto allo studio degli studenti liguri. Non possono infatti essere le nuove generazioni, che dovranno sostenere in futuro il peso anche del debito pubblico che si sta facendo in questo periodo per affrontare l’emergenza, quelle che più di altre debbano subire ingiusto sacrificio alle loro legittime aspirazioni per un futuro migliore”.