“Chiederò ristori formativi per fare apprendimenti potenziati anche nel pomeriggio, per fare educazione all’affettività e incrementare l’aiuto psicologico: bisogna intervenire ora, non di certo in estate”. Queste le parole del ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ai microfoni Rai. “Il 7 gennaio sono tornati a scuola in 5 milioni, ma vengono da mesi di dad e bisogna recuperare adesso”.
Sul rientro in classe degli alunni delle scuole superiori di secondo grado, aggiunge: “Decideranno le Regioni quando riaprire: io come governo ho messo in essere tutto quello che era necessario per far ripartire la scuola, abbiamo lavorato su mezzi pubblici, igienizzanti, mascherine. Sono state fatte azioni concrete e reali. Quando i governatori decideranno che i ragazzi possono tornare a scuola potranno farlo, è tutto pronto.
Il problema non è il trasporto ma sanitario. Si va a colpire la scuola superiore che è chiusa da novembre, che non può essere causa dell’aumento dei contagi. Ma io non posso pensare di vedere i ragazzi al pomeriggio al centro commerciale, i ragazzi non sono a casa tutto il giorno, escono, hanno bisogno di socialità; abbiamo fatto con loro black out socialità e la cercano fuori dalla scuola. Così non si controlla la curva sanitaria.
Per quanto riguarda le vaccinazioni: “I docenti sono stati considerati categoria prioritaria ma dopo i sanitari e gli anziani – spiega. – È vero, la scuola è un servizio pubblico essenziale, anche il personale Ata va vaccinato il prima possibile”.