“Il report numero 34 dell’istituto superiore della sanità dà per la Liguria un RT a 0,95, quindi sotto l’uno. Vedremo poi con il Ministro Speranza e con la cabina di regia di quale colore sarà la Liguria: noi valutiamo che debba essere di colore giallo ma, per effetto delle norme ulteriormente restrittive volute dal Governo due giorni fa, siamo a ridosso dell’arancione. Poi ci sarà un nuovo decreto del Governo che deciderà se continuare anche dopo il 15 gennaio con il sistema dei colori che ha regolato finora questa emergenza”. Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso di una diretta sulla sua pagina Facebook.
“Domani torneranno a scuola i ragazzi delle elementari e delle medie – ha proseguito – Lunedì, comunque vada e di qualsiasi colore sarà la nostra regione, anche il 50% dei ragazzi delle superiori tornerà a scuola in presenza, e questo è un piccolo ritorno alla normalità. Sabato saremo ancora arancione e lunedì, per molti, sarà un ritorno al lavoro complicato. Noi tratteremo con il ministero le nuove norme e l’arrivo del personale aggiuntivo promesso ancora questa mattina nel corso della riunione con il commissario Arcuri: personale che servirà per aumentare le vaccinazioni nel momento in cui aumenterà anche il quantitativo dei vaccini in arrivo. cioé nel mese di febbraio. Entro gennaio sarà terminata la fase 1 che coinvolge personale sanitario e Rsa e cominceremo a vaccinare gli ultraottantenni ‘di comunità’, quelli che vivono nelle loro case, e magari molte altre categorie che ce lo stanno chiedendo in questi giorni: ci stiamo facendo parte diligente nel segnalare al ministero, alla struttura commissariale, al comitato tecnico scientifico, all’istituto superiore di sanità le richieste delle categorie, alcune delle quali effettivamente più esposte di altre, che vogliono essere inserite nelle fasi 2 e 3 di vaccinazione”.
“I numeri di oggi sono abbastanza rassicuranti – ha detto ancora il governatore – il rapporto tamponi-positivi è sotto il 10%, un dato notevole perché molte regioni oggi sono ancora sopra questa soglia. Nonostante il giorno festivo abbiamo avuto molte dimissioni dagli ospedali: il numero dei ricoverati torna dunque a scendere dopo qualche giorno di risalita, così come le terapie intensive che si tengono nei parametri di sicurezza. Sono meno anche gli isolati a domicilio”.
“La Liguria sta rispettando il piano vaccinazioni – ha concluso – nonostante quello che dicono alcuni che non perdono occasione di straparlare. Il numero dei vaccini fatti in Liguria ci colloca circa a metà classifica come rapporto dei vaccini fatti sui vaccini consegnati; ma siamo anche tra i primi come numero assoluto, dato che abbiamo ricevuto più vaccini di altri, avendo più anziani e più Rsa di altri. Sono in corso le indagini dal punto di vista medico per capire le cause del decesso di una signora al Villa Scassi, proveniente da una Rsa, che era stata vaccinata e, dopo una reazione allergica, ha avuto anche un’emorragia cerebrale. Aveva 89 anni, i nostri medici non sanno ancora dire se vi sia un rapporto di causa effetto tra vaccino ed emorragia cerebrale, molti propendono per il no ma attendiamo naturalmente il referto autoptico”.