Con il direttore del Laboratorio Analisi dell’Asl1 Imperiese, il dott. Giandomenico Poggi, abbiamo fatto il punto sui cosiddetti “Long Covid“, gli esiti che il coronavirus, in quanto malattia multiorgano, può avere con effetti duraturi su molti apparati del corpo umano.
Alcuni pazienti infatti, anche tra coloro che hanno contratto l’infezione in forma lieve, continuano ad accusare sintomi debilitanti per molte settimane o persino per mesi dopo la guarigione dalla malattia.
“Mentre per la patologia covid-19 c’è una monitorizzazione in atto da marzo 2020, adesso abbiamo questa nuova manifestazione che dobbiamo monitorare e comprendere – spiega il dott. Poggi. – Il ‘long covid’ presenta, dopo la guarigione del paziente, tutta una serie di sintomatologie e di patologie diverse che possono essere anche invalidanti per il paziente”.
Secondo uno studio effettuato in Svizzera, tale popolazione è stimata essere circa 1/3 del totale dei pazienti colpiti da covid19: “Su 700 pazienti, 1/3 dopo la guarigione ha manifestato tutta una serie di sintomi che vanno dai dolori articolari, muscolari, dolori al petto e difficoltĂ di respirazione, fino ad arrivare a una vera e propria patologia d’organo – prosegue. – In questo momento è necessario riuscire a monitorare i pazienti e i sintomi piĂą frequenti che il covid ci ha portato”.
Sul ruolo del Laboratorio Analisi dell’Asl1 Imperiese, aggiunge: “Il Laboratorio sta valutando di utilizzare, per l’identificazione precoce del danno d’organo, alcuni test specifici in uso per seguire alcune patologie infettive, quali Proadrenomedullina, Procalcitonina e Copeptina. Si prevede la necessitĂ di istituire degli ambulatori che comprendano piĂą specialitĂ per permettere al paziente di essere seguito da chi ha la possibilitĂ di operare nel suo campo specifico”.