Torneranno a riunirsi oggi, dopo il vertice di ieri, i membri del Comitato Tecnico Scientifico. Sarà poi il governo a decidere l’eventuale nuova stretta nei giorni “caldi” delle festività, in particolare Natale e Capodanno.
Stando a quanto si apprende dai giornali nazionali il mini-lockdown generalizzato durante i giorni di festa divide palazzo Chigi. Le valutazioni che stanno avvenendo in queste ultime ore sono dovute alla curva dei contagi che in Italia, secondo gli scienziati, non scende quanto dovrebbe. La paura è che un “via libera” durante le feste possa porta a una terza e drammatica ondata di casi Covid-19. L’obiettivo delle nuove restrizioni è quindi quello di permettere alla reti sanitarie regionali di reggere il colpo nei prossimi mesi.
Per questo il governo sta ora valutando misure seguendo l’esempio della Germania che rimarrà in lockdown tra Natale e Capodanno.
Due le ipotesi principali al momento in campo: rendere l’Italia una grande zona arancione o rossa. Nel primo caso si avrebbero bar e ristoranti chiusi, spostamenti limitati, ma negozi aperti. Nel secondo, l’ipotesi più estrema, si tornerebbe a una vera e propria serrata generale simile a quella di primavera quando si poteva uscire solo per necessità, lavoro, salute e comprovate esigenze.
C’è poi chi spinge per permettere comunque, anche nel caso di misure più stringenti, gli spostamenti tra comuni per raggiungere parenti stretti almeno a Natale e il 1° gennaio. Ipotesi che potrebbe essere compresa nel nuovo pacchetto di disposizioni.
Per quanto riguarda le date sono nuovamente due le strade che il governo potrebbe intraprendere: nuove misure più stringenti dal 24 dicembre al 6 gennaio, oppure chiusure solo nei giorni festivi e prefestivi, 24-25-26-27-31 dicembre e 1-3-6 gennaio.