La sua è una storia particolare che racconta di un artigiano del vetro, nato a Murano e che ha trasferito la sua maestria a San Romolo frazione sanremese di alta collina. Si chiama Alessandro Giuseppe Ballarin e la sua famiglia lavora il vetro da quasi sei secoli!
“Lavoro il vetro per passione e per una antica tradizione famigliare che risale al 1452 – racconta – e dopo aver suonato come musicista in un quartetto mi sono dedicato all’arte vetraia, prima dando una mano alla mia famiglia poi imparando tecniche nuove seguendo i consigli di mia madre: vedi di essere copiato ma non copiare mai da nessuno”.
“Dal 1985 al 1998 con mia moglie ci siamo messi in proprio ed abbiamo iniziato a servire vetrerie in Francia, Svizzera e Germania. La vendita all’ingrosso è andata avanti per un po’ poi qualche deludente ‘bidone’ ci ha convinti a trasformarci in artigiani e seguendo i consigli della direttrice provinciale di Confartigianato Barbara Biale abbiamo iniziato a partecipare alle fiere ed oggi sono ancora qui nel mio laboratorio a produrre pezzi unici”.
“Mi chiedono come mai da Murano a Sanremo – spiega Ballarin – tutto nasce dal fatto che i miei genitori avevano molti clienti in Francia seguendo una tradizione avviata ai tempi della grande e sfarzosa corte francese e i lampadari dei miei antenati ornano ancora oggi i soffitti di Versailles”.
“La mia giornata tipo inizia con l’accensione dei forni se devo fare lavori importanti, oppure se ho da fare piccoli lavori non lo accendo. Creo e vendo a prezzi che mi sembrano molto concorrenziali anche nei confronti dei giganti dell’online: le mie palle di Natale sicuramente artigianali le vendo a 27 euro, online le ho viste anche a 69 euro: credo che quel prezzo sia dato da troppi passaggi tra soggetti che devono tutti guadagnare qualcosa, io vendo direttamente al pubblico senza ingrassare nessuna filiera”.
“Mi piace il rapporto diretto con il cliente – dice Ballarin – e apprezzo chi si ricorda di me un anno dopo l’altro quando torno nello stesso luogo per una fiera. È molto gratificante la fidelizzazione del cliente che con il passa parola invita altre persone a conoscerti e incrementa gli affari”.
“Quest’anno ‘Stile Artigiano’ si svolge in modo diverso dal solito ma l’importante è restare fedeli alle proprie origini e possibilmente evolversi. Non sono immodesto se dico che lavorando tanto ho migliorato la mia arte ed oggi mi sento in grado di fare qualsiasi opera. Il disegno del lavoro che sto per fare ce l’ho nella mia testa ma se un cliente mi porta un disegno da realizzare in vetro io lo faccio senza problemi”.